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Arriva il premio sano e buono

Istituito quest’anno dall’ANSISA (Associazione Nazionale Specialisti in Scienza dell’Alimentazione), il premio Sano e buono verrà presentato mercoledì 22 giugno, alle ore 17, presso l’Hotel Michelangelo di Milano (Via Scarlatti, 33). 

L’ANSISA, che da quindici anni lavora per far comprendere l’importanza di corrette abitudini alimentari, in una realtà come quella odierna in cui il consumatore viene costantemente bombardato dai mezzi d’informazione con notizie di ogni genere, ha deciso di proseguire nel suo ruolo di guida e riferimento e di fornire con questo premio un significativo contributo di chiarezza rispetto ai tanti dubbi che affliggono gran parte delle persone.Un'ampolla con olio d'oliva, una cipolla, dell'aglio e delle uova su un piano di legno

Questo riconoscimento per il settore alimentare dunque – al momento unico nel suo genere – si rivolge soprattutto alle aziende alimentari e parafarmaceutiche, e si propone di individuare e premiare quei prodotti che rappresentano realmente una proposta qualitativamente valida dal punto di vista nutrizionale.

Il premio Sano e buono, che verrà assegnato da un’autorevole giuria, prevede che vengano esaminate e giudicate le seguenti quattro categorie:
– prodotto innovativo con caratteristiche di innovazione tecnologica, di presentazione o di produzione;
– prodotto con caratteristiche rispettose delle indicazioni di una sana e corretta alimentazione per l’adolescente;
– alimento dietetico innovativo studiato per le esigenze di patologie particolari;
– campagna promozionale o all’iniziativa pubblicitaria che sappia proporre un prodotto alimentare valido, con messaggi rispettosi delle corrette regole e comportamenti nutrizionali.
(C.N.)

Per informazioni:
Segreteria ANSISA, Via Ornato, 7, 20162  Milano
tel e fax 026436788,
ansisa@iol.it, www.ansisa.it
oppure:
Studio Dna, tel. 0444 966235

*Perché e quando nasce l’ANSISA

Nel 1990 un gruppo di specializzandi della Scuola di Milano, poi soci fondatori, discute sull’opportunità di creare un’associazione che li rappresenti, li qualifichi con un appropriato aggiornamento scientifico e tuteli la loro figura professionale attraverso la lotta all’abusivismo dilagante in questo particolare settore della medicina più che in qualsiasi altro dell’area medica.

Nel 1991, quindi, viene organizzato un convegno propedeutico e conoscitivo per discutere dell’opportunità di costituire un’associazione di categoria come l’ANSISA. Obesità: conoscenze acquisite e nuovi orientamenti fu il tema affrontato in quella circostanza.

Dopo circa tre mesi, nel maggio del 1991, nacque l’ANSISA, associazione di categoria senza fini di lucro, legalmente registrata presso il Tribunale di Monza. Ad essa possono aderire quali soci effettivi (con diritto di voto) gli specialisti in scienza dell’alimentazione, gli specializzandi e i soci onorari.
Invece, in qualità di soci affiliati (senza diritto di voto) possono aderire medici, biologi e figure non specializzate in scienza dell’alimentazione.

Nel mese di novembre dello stesso anno 1991 ha luogo poi la presentazione ufficiale dell’Associazione, nel corso di un convegno sul tema: Abusivismo e pubblicità sanitaria in campo dietologico.

Scopi e finalità dell’ANSISA
L’Associazione si propone di:
caratterizzare, promuovere e valorizzare la peculiare figura dello specialista in scienza dell’alimentazione, nei molteplici ambiti in cui è chiamato ad esercitare la propria attività difendendone la professionalità e lecondizioni di lavoro;
promuovere il riconoscimento legislativo e l’attivazione dei servizi di Dietologia nel Servizio Sanitario Nazionale;
creare occasioni di collegamento, confronto d’esperienze e scambi professionali fra gli aderenti, con particolare risalto alla collaborazione fra dietologi e nutrizionisti;
favorire la produzione scientifica e culturale degli aderenti, anche attraverso la costituzione di programmi policentrici e multidisciplinari di ricerca;
incentivare l’osmosi fra il mondo della ricerca, della clinica, della prevenzione, dell’industria (farmaceutica, delle tecniche biomediche, alimentare);
definire e promuovere programmi di educazione alimentare;
tutelare, anche sindacalmente, gli interessi degli iscritti.

Testo tratto dal sito ufficiale dell’ANSISA, www.ansisa.it

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