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Diritti umani violati ad Abbadia Lariana

Dito puntatoÈ stato il Consiglio Nazionale sulla Disabilità* (CND) a denunciare un fatto gravissimo avvenuto domenica 25 settembre presso il Park Hotel di Abbadia Lariana situato sul ramo di Lecco del Lago di Como.
Qui, un gruppo di alcuni ragazzi con disabilità era ospite presso l’hotel per sperimentare una “tre giorni” di tempo libero e di vacanza in autonomia.
Al termine del pranzo, un conato di vomito di una ragazza ha scatenato con violenza la reazione della titolare dell’hotel e di sua figlia. In particolare, gli educatori si sono rifiutati di comunicare ai genitori dei ragazzi le frasi oscene e cattive gettate con violenza su di loro, ma soprattutto sui loro figli. Troppo pesanti da sopportare per un genitore!
Dopo tanta insistenza hanno riferito solamente una frase, la meno cattiva: «Ci avete portato delle scimmiette»… E hanno anche raccontato di non avere nemmeno avuto il permesso di entrare nella reception per riportare le chiavi delle camere, costretti ad uscire dalla porta di servizio.

«Ignoranza e cattiveria», ha commentato la presidente del Consiglio Nazionale sulla Disabilità, Luisella Bosisio Fazzi, genitrice di uno dei ragazzi che hanno subito l’offesa, «bisogna solo augurare che a queste persone non capiti mai di vivere un’esperienza come la nostra. Sarebbe una sciagura per i loro cari».
E ha anche aggiunto: «Mi auguro adesso che la giustizia faccia rapidamente il proprio corso (dopo la denuncia alle Autorità locali), per censurare questo comportamento incivile e ridare serenità ai ragazzi che hanno comunque intuito un attacco alle loro persone».

Si tratta quindi dell’ennesimo esempio di violazione dei diritti umani delle persone con disabilità e in questo caso di persone che non possono rappresentarsi né difendersi da sole.
Ma si tratta anche dell’ennesimo richiamo a tutta la società sull’urgenza di includere la questione disabilità anche nell’Agenda della Giustizia, come ha affermato la scorsa settimana il Commissario Europeo alla Giustizia Franco Frattini.

Il Consiglio Nazionale sulla Disabilità ha inviato anche una lettera aperta al sindaco di Abbadia Lariana, Rocco Cardamone, nella quale si legge tra l’altro:
«Le chiediamo di aprire un dibattito pubblico aperto a tutte le parti sociali e civili, ma soprattutto alla presenza di tutti i vostri figli (futuro della vostra comunità), per confermare tra voi e con il resto del Paese che Abbadia Lariana è un luogo accogliente, dove non esistono discriminazioni, dove ogni cittadino si sente cittadino indipendentemente dalla sua condizione. Da parte nostra, cioè da parte del Movimento delle Persone con Disabilità, ci sarà la volontà a considerare questo episodio, se pur vergognoso, un’opportunità di riflessione e crescita di tutta la comunità sociale sul tema dei diritti umani, delle pari opportunità e della non discriminazione delle persone con disabilità».

Dura anche la reazione della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), che tramite il proprio presidente Salvatore Giambruno, ha affermato trattarsi di «un comportamento da censurare con decisione. Un brutto caso di discriminazione che ci dimostra come il cammino verso la piena e reale affermazione dei diritti delle persone con disabilità sia ancora lungo e pieno di ostacoli».

I quattro ragazzi con disabilità che hanno vissuto la triste vicenda di Abbadia Lariana frequentano il Centro Diurno Disabili (CDD) di Macherio (Milano), gestito dalla Cooperativa Sociale Solaris di Triuggio, a nome dei quali Paolo Camesasca ha dichiarato: «Ci spiace annotare come un semplice malore, accusabile da qualsiasi persona, abbia prodotto una tale sproporzionata reazione che si configura come una netta discriminazione delle persone disabili non considerate sufficientemente presentabili per poter frequentare una struttura alberghiera. La nostra cooperativa da anni promuove soggiorni climatici per persone con disabilità, prediligendo strutture turistiche comuni e non speciali, proprio perché intende affermarne il diritto ad utilizzare le strutture turistiche disponibili, senza quindi considerare la persona con disabilità come un “malato” che necessiti di ambienti separati. Vorremmo anche invitare la direzione dell’albergo di Abbadia Lariana a visitare il nostro centro di Macherio, in modo da poter vedere come affrontiamo quotidianamente le problematiche poste dalla disabilità».
(S.B.)

*Il Consiglio Nazionale sulla Disabilità (CND) è l’organizzazione ombrello che rappresenta gli interessi dei cittadini con disabilità presso l’European Disability Forum (EDF), costituito da 32 Associazioni Nazionali, oltre che dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Il suo scopo è quello di assicurare il pieno accesso delle persone con disabilità ai diritti fondamentali e la difesa dei loro diritti umani.

Per ulteriori informazioni:
CND (Segreteria: Alessia Bracci), Piazza Giovine Italia, 7, 00195 Roma
tel. 06 37350087, fax 06 37350758,
sede.legale@aism.it

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