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Premio Cocanari all’ASPHI

La seconda edizione del premio Flavio Cocanari – la disabilità: una provoc-azione per la società si terrà mercoledì 30 novembre (ore 15.30), presso il Salone Bondioli della CISL di Bologna (Via Milazzo, 16).Un'immagine di Flavio Cocanari

Flavio Cocanari – che fu il primo responsabile nazionale per le politiche sulla disabilità di un sindacato italiano – ha ricoperto per vent’anni questo ruolo all’interno della CISL, collaborando con molte associazioni italiane che si occupano di tali realtà e il premio a lui dedicato – organizzato dal Dipartimento Politiche Sociali della CISL – viene assegnato ogni anno a una persona o a una realtà distintasi nell’integrazione sociale e lavorativa delle persone con disabilità.

Quest’anno il riconoscimento verrà consegnato alla Fondazione ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica) che si è distinta per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.
La missione dell’ASPHI, che è alla base dell’importante lavoro portato avanti dall’organizzazione, è quella di «promuovere l’integrazione delle persone disabili nella scuola, nel lavoro, e nella società attraverso l’uso della tecnologia ICT (Information and Communication Technology)» e il principale valore cui la stessa si ispira è che «la persona disabile è un cittadino a pieno titolo con diritto di vivere e operare nella società di tutti».Logo ASPHI

Per questi motivi, che hanno anche portato l’ASPHI a collaborare a lungo in passato con Flavio Cocanari, la Fondazione è stata giudicata la più idonea a ricevere il premio che nel 2004 era stato assegnato alla Lega del Filo d’Oro, per l’impegno che ha saputo garantire a favore delle persone con disabilità nel corso degli anni.

Il 30 novembre, dunque, alla presenza di Savino Pezzotta, segretario generale della CISL, oltre alla consegna del premio Cocanari, avranno luogo anche un dibattito e una tavola rotonda sul tema Disabilità: la persona e i luoghi di vita cui parteciperanno tra gli altri Pietro V. Barbieri, presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Pietro Mercandelli, presidente nazionale della FAND (Federazione delle Associazioni Nazionali dei Disabili).
(C.N.)

Questo il ricordo di Salvatore Nocera, vice presidente della FISH, al momento della scomparsa di Flavio Cocanari, nel febbraio del 2004.

«Ricordo da sempre Flavio come un uomo attento a cogliere gli aspetti operativi delle norme per introdurli nei contratti collettivi e renderle, così, immediatamente effettive.
Flavio aveva voluto dedicare tutti i suoi studi,  gli interventi nei convegni e gli articoli che pubblicava – anche sul sito della CISL – alle problematiche dell’integrazione sociale e lavorativa, e ogni suo lavoro era animato da questa particolare attenzione all’immediata operatività delle norme.
Per questo suo particolare atteggiamento culturale io e lui abbiamo anche avuto divergenze sull’articolo 12 della Legge 68/99 sul collocamento lavorativo mirato e sull’articolo 14 del Decreto Applicativo della Legge “Biagi” (Legge 30/2003), concernenti  l’avvio dei lavoratori con usabilità alle cooperative sociali. Però, anche in questi accesi dibattiti, ho avuto occasione di apprezzare un altro tratto specifico della sua personalità, la mitezza  e l’assenza di prevaricazione dell’interlocutore.
Era veramente una persona “mite” nel modo di porsi e penetrante nelle argomentazioni. Disponibile ad occuparsi degli umili e degli ultimi, sia in attività di volontariato, sia nell’impegno professionale. 
Egli è stato un caro compagno di viaggio e tutti – associazioni, persone con disabilità e dirigenti sindacali – gli dobbiamo moltissimo.
Flavio lascia un grande vuoto non solo nei nostri cuori , ma anche nella lotta per le pari opportunità delle persone con disabilità e ci si augura che la CISL si dia da fare per trovare subito una persona o un gruppo che possa rapidamente, sia pur in parte, colmare tale vuoto, perché i problemi aperti ai quali stava lavorando erano tanti e non ci si può arrestare, pena l’arretramento del movimento per il superamento dell’handicap».

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