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Cinque per mille al volontariato: una sperimentazione

Dado con numero cinque sulla faccia in altoLa Legge Finanziaria per il 2006 (23 dicembre 2005, n. 266) ha previsto, a titolo sperimentale, l’opportunità per il contribuente di sostenere la ricerca e il volontariato, destinando il cinque per mille dell’IRPEF dovuto all’erario similmente a quanto già previsto per l’8 per mille.
Le attività che possono essere sostenute sono quelle del volontariato, della ricerca scientifica, sanitaria e universitaria e delle attività sociali attivate dal Comune di residenza del contribuente.

Nel dettaglio, quando si parla di sostegno del volontariato si intende il supporto a quelle attività di utilità sociale esercitate da organizzazioni non lucrative annoverate all’articolo 10 del Decreto Legislativo 460/97, da associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali di cui all’articolo 7 (commi 1, 2, 3 e 4), della Legge 383/2000 e da associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui al predetto articolo 10 del Decreto Legislativo 460/97.
Il riferimento a queste ultime fa comprendere fra gli enti che possono godere del beneficio, oltre alle ONLUS, anche le organizzazioni di volontariato iscritte ai Registri Regionali (Legge 266/91), le cooperative sociali (Legge 381/91), le organizzazioni non governative riconosciute (Legge 49/87), le ONLUS cosiddette parziarie ossia le associazioni di promozione sociale (Legge 287/91, art. 3, comma 6/e) nonché gli enti ecclesiastici, purché svolgano attività previste all’articolo 10, comma 1, lettera a) del Decreto Legislativo 460/97.
Tali attività sono:
– assistenza sociale, sociosanitaria e sanitaria;
– beneficenza, formazione e istruzione;
– sport dilettantistico;
– tutela, promozione e valorizzazione delle cose d’interesse artistico e storico;
– tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente;
– promozione della cultura e dell’arte;
– tutela dei diritti civili;
– ricerca scientifica di particolare interesse sociale svolta direttamente da fondazioni ovvero da esse affidata a università, enti di ricerca e altre fondazioni.

Per accedere ai benefìci è strettamente necessario iscriversi ad un nuovo registro istituito presso il Ministero dell’Economia entro il 10 febbraio prossimo.
Il Decreto del Presidente del Consiglio del 20 gennaio 2006 ha definito le modalità di destinazione della quota pari al cinque per mille e ha approvato il modulo e le istruzioni per l’iscrizione al registro che deve avvenire per via telematica (appoggiandosi quindi ad un commercialista).
Presso il sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile scaricare il modulo necessario all’iscrizione e le relative istruzioni.

*Responsabile del Centro per la Documentazione Legislativa UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) – Direzione Nazionale.
Testo pubblicato per gentile concessione del sito HandyLex.

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