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La distribuzione del Passaporto Sanitario 2006

Mappamondo che giraLa mobilità delle persone è una delle caratteristiche principali dell’epoca attuale: secondo i dati del WTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) vi sono ogni anno nel mondo oltre 600 milioni di viaggiatori internazionali.
A tutto ciò sono inevitabilmente connessi rischi per la salute e la sicurezza dei viaggiatori, specie quando questi si recano in Paesi in via di sviluppo, caratterizzati da condizioni climatiche, ambientali e igienico-sanitarie completamente differenti da quelle del Paese di origine.

In tale ambito, un’importante iniziativa verrà presentata mercoledì 22 febbraio, nel corso di una conferenza stampa a Roma, presso la sede di Via Torino, 38 dell’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri), quando verrà annunciato l’avvio della distribuzione di un milione di copie del Passaporto Sanitario per i viaggiatori italiani.

Il Passaporto Sanitario è un documento che contiene informazioni sullo stato di salute del viaggiatore, il gruppo sanguigno, le eventuali allergie e le malattie avute in passato, nonché i farmaci di cui faccia eventualmente uso. Esso può essere usato solo a discrezione del viaggiatore o in caso di emergenza dal personale sanitario, al fine di facilitare il migliore e più appropriato trattamento.
Si divide esattamente in tre parti:
– dati di identificazione personale e indicazione di chi avvisare in caso di necessità;
– informazioni sul gruppo sanguigno ed eventuali allergie, precedenti malattie, vaccinazioni eseguite, tipo di chemioprofilassi, eventuali farmaci assunti;
– consigli sanitari per il viaggiatore. 

Il  documento – curato da Walter Pasini, direttore del Centro Collaboratore OMS per la Medicina del Turismo di Rimini e da Eolo Parodi, presidente dell’ENPAM, rifacendosi ad una direttiva del Parlamento Europeo del 16 novembre 1984 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee n. C337/450 del 17 dicembre 1984) – potrà fornire al medico straniero che dovesse prendere in cura il viaggiatore una conoscenza dei suoi precedenti anamnestici e del suo stato di salute, al fine di porlo nella condizione di esprimere una diagnosi accurata e di definire una corretta terapia.
(S.B.)

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