L’integrazione sociale è una necessità

Sono le parole dell’assessore regionale alle Politiche Sociali del Lazio, Alessandra Mandarelli, nel corso del suo intervento al congresso che ha chiuso un positivo percorso sperimentale di inserimento lavorativo, con il coinvolgimento di ben tredici Consorzi di cooperative sociali

Donna con disabilità davanti a un computer«L’inserimento al lavoro delle persone con disabilità rappresenta un impegno prioritario dell’amministrazione regionale». Sono le parole di Alessandra Mandarelli, assessore regionale alle Politiche Sociali del Lazio, intervenuta il 20 febbraio al congresso di Roma Integrazione: consorzi sociali per l’inserimento lavorativo che ha chiuso un percorso sperimentale avviato e finanziato dall’Assessorato stesso nel 2004 e che ha avuto come protagonisti ben tredici Consorzi di cooperative sociali del territorio regionale.

L’iniziativa, coordinata da Co.In. – Cooperative Integrate ONLUS, è nata nel contesto di potenziamento e di valorizzazione generale dei sistemi locali, in una prospettiva di ampliamento delle possibilità occupazionali rivolte alle cosiddette “categorie deboli”.

“Un progetto – ha dichiarato ancora Mandarelli – che ha permesso l’inserimento lavorativo di 54 persone disabili attraverso percorsi di consolidamento delle competenze di base e tirocini, in un quadro di integrazione della persona disabile nella società e nella realtà produttiva».
Al termine del periodo di attività progettuale formativa, le persone con disabilità coinvolte sono state inserite con contratti a tempo indeterminato.

Il congresso di Roma – nel corso del quale il Co.In. ha presentato anche la sua pubblicazione Inserimento lavorativo. Dalla teoria alla pratica (consultabile integralmente cliccando qui) – ha costituito un utile momento di confronto sul tema dell’impiego delle persone disabili nel Lazio, tra le istituzioni regionali, i rappresentanti delle associazioni, dei servizi pubblici dell’impiego e del mondo imprenditoriale.
«L’integrazione – ha aggiunto Alessandra Mandarelli – è l’approccio che noi privilegiamo rispetto ad ogni problematica della società perché vogliamo evitare politiche di sostegno settoriali che non rispondano in maniera adeguata ai problemi delle persone svantaggiate. Le politiche di sostegno alle persone con disabilità devono, a mio avviso, avere l’integrazione come premessa operativa e culturale, oltre che come obiettivo. Siamo convinti quindi che la presente iniziativa sia una buona prassi, che cercheremo di implementare quantitativamente e che comunque abbiamo intenzione di ripetere».
L’assessore regionale ha evidenziato infine le difficoltà economiche successive al taglio del 50% del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali.

Tra gli altri interventi della giornata di Roma, da segnalare quello di Maurizio Marotta, presidente del Co.In, secondo il quale «la cooperazione sociale svolge un ruolo fondamentale nell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità». Marotta ha auspicato altresì la realizzazione di un lavoro di coordinamento «tra mondo della cooperazione, settore pubblico e iniziativa privata».

Di grande spessore, infine, anche le testimonianze rilasciate da alcune persone con disabilità inserite nel mondo del lavoro grazie al Progetto Integrazione. «Un’iniziativa – ha dichiarato ad esempio Giulio Di Graci, quasi trent’anni, ex poliziotto – che ha dato a tanti disabili la possibilità di essere parte attiva della società, e non solo fruitori di servizi».
(S.B.)

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Co.In. (Erica Battaglia)
tel. 347 2130847,
erica_battaglia@yahoo.it
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