Si terrà sabato 25 marzo a Reggio Emilia (Palazzo Rocca Saporiti – Arcispedale Santa Maria Nuova, Viale Murri, 7) il simposio Amiloidosi sistemiche: dalla biologia alla terapia, organizzato dal Dipartimento di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova con il sostegno di SIA (Società Italiana per l’Amiloidosi) – la cui sede è presso il Centro per lo Studio e la Cura delle Amiloidosi Sistemiche di Pavia – SIE (Società Italiana di Ematologia) e SIES (Società Italiana di Ematologia Sperimentale).
Le amiloidosi, malattie causate da proteine plasmatiche “anomale” che si accumulano nei tessuti e progressivamente compromettono determinati organi, si manifestano in oltre venti forme, in base appunto alla diversa proteina interessata. Se le più comuni sono i tipi AL e AA – che colpiscono ogni anno meno di un abitante ogni centomila – molto meno frequenti sono le amiloidosi A ereditarie.
L’incontro del 25 marzo, cui saranno presenti i maggiori esperti italiani e un riferimento a livello internazionale come lo svedese Per Westermark, il quale iniziò per primo ad approfondire lo studio dei meccanismi patogenetici delle amiloidosi, si propone come un importante momento di analisi e confronto prima di tutto per quanto riguarda la ricerca e la classificazione di tali malattie, oltre che gli aspetti clinici correlati, per finire con le possibili strategie terapeutiche.
(C.N.)
Per maggiori informazioni:
Arcispedale Santa Maria Nuova, Reparto di Ematologia
Viale Risorgimento, 80, 42100 Reggio Emilia (Aurora Rabitti)
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