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Matematica personalizzata per non vedenti

Bambino alla lavagnaGli studenti non vedenti normalmente trovano delle difficoltà nella traduzione delle formule matematiche con scrittura tradizionale attraverso il braille, motivo, questo, per il quale lo studio della matematica è considerato da sempre un problema  di difficile soluzione che ha pesantemente condizionato l’accesso agli studi scientifici da parte di intere generazioni di disabili visivi, dirottati quasi sempre – più o meno consenzientemente – verso indirizzi umanistici, musicali o altro.
Ma nella società odierna una cultura priva della componente scientifico-matematica è davvero eccessivamente penalizzante

Alle scuole medie e alle superiori è importante, per gli studenti non vedenti, poter eseguire con il computer gli esercizi di matematica in modo veloce ed efficiente, possibilmente nelle stesse condizioni dei compagni vedenti, ciò che oggi è possibile per le discipline letterarie.
Dal canto loro, gli insegnanti – anche se non conoscono il braille – devono poter intervenire in modo diretto, senza intermediari, nel processo didattico.
Perché ciò possa avvenire,  il lavoro svolto dal ragazzo non vedente dovrebbe essere chiaro e trasparente anche per i vedenti.
In seguito, in particolare all’università, serve avere un sistema di scrittura matematica potente e flessibile, compatibile con i più diffusi formati standard, per poter accedere autonomamente e liberamente alla produzione scientifica e matematica, distribuita in formato digitale.Quaderno con operazioni matematiche

Il Progetto LAMBDA (Linear Access to Mathematics for Braille Device and Audio-Synthesis) prevede un sistema integrato basato su un codice lineare e un software di gestione.
Il codice (Lambda Math Code) è una derivazione diretta del MathML [sistema di scrittura matematica approvato dal W3C, consorzio mondiale che definisce le regole del web e di internet, N.d.R.], costruito per l’uso ottimale mediante le periferiche braille e la sintesi vocale, convertibile automaticamente in tempo reale, senza possibilità di equivoci, in una versione equivalente MathML e, tramite esso, nei più comuni formati di scrittura matematica (LaTeX, MathType, Mathematica), sia in ingresso che in uscita.
Il software di gestione (editor) consente la scrittura e la manipolazione di espressioni matematiche in modo lineare, offrendo una serie di funzioni compensative, intendendo con questo termine tutti gli aiuti che possono essere forniti all’utente attraverso il software, per ridurre le difficoltà di comprensione e gestione legate alla minorazione visiva e quindi alla necessità di usare un codice lineare per la gestione delle formule e di consultare i testi per mezzo di periferiche alternative, tattili o vocali.

Nella progettazione si è fatto tesoro di una serie di esperienze didattiche molto interessanti, sviluppatesi autonomamente in questi ultimi anni in vari Paesi, nell’àmbito delle quali sono state elaborate strategie o semplici accorgimenti in grado di facilitare alcune operazioni che risulterebbero altrimenti eccessivamente complesse e onerose per l’alunno non vedente.
Pensiamo ad esempio alla difficoltà di comprendere la struttura di un’espressione matematica complessa, con diversi livelli gerarchici annidati tra loro.
La rappresentazione grafica tradizionale – che visualizza radici quadrate, frazioni, parentesi graffe e quadre – è tradotta nella rappresentazione lineare del codice Lambda con enorme perdita di informazioni, soprattutto rispetto alla struttura dell’espressione, alle relazioni che legano le sue parti e alla posizione di ciascun termine all’interno dei vari blocchi frazionari. Il non vedente può leggere il testo matematico solo in modo sequenziale e poi costruire mentalmente l’immagine complessiva.
Analogamente, molte operazioni di manipolazione e trasformazione, di esecuzione banale con carta e penna, si complicano moltissimo quando devono essere svolte per mezzo della tastiera di un computer. Pensiamo, ad esempio, alla semplificazione di frazioni o espressioni algebriche o allo spostamento di monomi da un termine all’altro di un’equazione.

Un editor attivo, espressamente progettato, può aiutare lo studente, offrendo modalità alternative di lettura e manipolazione, utili per superare alcune di queste difficoltà.Studentessa al computer
Le funzioni previste da Lambda sono molte e riguardano, ad esempio, la selezione di blocchi, la loro manipolazione – soprattutto in funzione del calcolo – l’immissione di simboli o marcatori particolari e, per il loro successivo riconoscimento, la ricerca e la navigazione sia sulla riga del display braille che sull’intero testo.
Alcune di tali funzioni sono riservate a utenti inesperti e sono quindi semplici da usare e da configurare, altre sono assai potenti e, di conseguenza, di uso complesso. Per gli studenti più evoluti sono previsti strumenti estremamente personalizzabili, con registrazione di macro ed elementi di programmazione.
La personalizzazione, del resto, è una caratteristica essenziale del sistema, dato che lo stesso pacchetto dovrà essere funzionale ad utenti molto diversi tra di loro, sia per competenze che per esigenze personali.

*Ministero dell’IstruzioneCSA (Centro Servizi Amministrativi) di Vicenza.

Per approfondimenti si consiglia di visitare il sito www.lambdaproject.org, dove è anche possibile prelevare gratuitamente l’ultimo prototipo del programma.
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