La nuova frontiera del design

Il Convegno Internazionale di Firenze del 25 settembre concluderà il progetto comunitario PRO.F.USE (to Project Friendly and Usefully): un’iniziativa nata per produrre oggetti e non solo, la cui utilizzazione sia agevole per tutte le persone, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, dall’età o da eventuali limitazioni derivanti da patologie

Progettare per tutti potrebbe essere semplicemente lo slogan del convegno internazionale che si terrà lunedì 25 settembre, presso il Rettorato dell’Università di Firenze (Piazza San Marco, 4, dalle 9.30).
L’incontro concluderà il Progetto PRO.F.USE (to Project Friendly and Usefully), iniziativa della quale il nostro sito si è già occupato in fase di presentazione, realizzata nell’ambito del programma della Comunità Europea denominato Leonardo da Vinci, con la partecipazione di almeno quattro Paesi (Italia, Olanda, Polonia e Portogallo) e il coordinamento del Centro di Impresa e Innovazione di Pistoia (CII).

Non è casuale la sede scelta per il convegno del 25 settembre, poiché l’ateneo fiorentino è appunto tra i partecipanti al progetto, assieme a quelli di Siena e Wroclaw (Polonia) e ad un centro di ricerca olandese in stretto contatto con l’Università di Maastricht.
Obiettivo dell’incontro è quello di valutare e presentare il risultato finale del progetto, costituito da una Linea Guida con le indicazioni per la progettazione di prodotti nel rispetto dei princìpi dell’Universal Design.Una cucina progettata all'insegna dell'Universal Design
In altre parole, come produrre oggetti (ma non solo), la cui utilizzazione sia agevole per tutte le persone, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, dalla loro età o da eventuali limitazioni derivanti da patologie più o meno gravi.

Con questa nuova impostazione si passa dunque dai prodotti per persone “speciali”, costosi e ghettizzanti, a una nuova frontiera del design: prodotti di largo consumo (quindi con prezzi competitivi), che tengono conto nella loro concezione delle diversità esistenti in ogni individuo e che possono dipendere da caratteristiche fisiche (ad esempio l’altezza), da patologie anche temporanee o da tante altre cause.
Nella società europea, che si avvia ad avere una percentuale superiore al 30% di ultrasessantacinquenni, il tema non è solo etico, ma può avere anche importanti risvolti economici; infatti, molte grandi aziende stanno già elaborando o presentando prodotti ispirati all’Universal Design.

L’estensione del progetto non è stata solo geografica: sono state coinvolte, infatti, competenze interdisciplinari: dall’ingegneria alla medicina, dal design al marketing e alla psicologia, con un contatto continuo col il mondo dell’impresa.
Altrettanto articolata la platea dei destinatari del “prodotto” finale: oltre ai progettisti (architetti, ingegneri, designer), sono interessate le aziende di produzione, ma anche i responsabili degli Enti Locali (come committenti), le associazioni dei consumatori, le grandi reti di distribuzione, l’associazionismo.

Ai presenti – tra i quali vi saranno anche Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Fabrizio Mezzalana, consulente della stessa Federazione, oltre che dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) – sarà distribuita gratuitamente la Linea Guida, sia in versione cartacea che digitale.
L’incontro sarà anche l’occasione per consegnare ai partecipanti al concorso di idee che si è svolto nel quadro di PRO.F.USE, un riconoscimento dell’alta qualità del loro contributo.
(S.B.)

Per ulteriori informazioni sul Progetto PRO.F.USE, cliccare qui.
Per il programma completo del Convegno di Firenze, cliccare invece qui.
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