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Il presente e il futuro di DAMA

Logo del Progetto DAMAIl DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) è un’iniziativa dell’Ospedale San Paolo di Milano, in collaborazione con la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), un’unità operativa in grado di offrire una risposta rapida, diagnostica e d’orientamento terapeutico alle persone con deficit comunicativo.
In tal senso, ricordano i promotori, «molta strada è stata percorsa da quando DAMA era semplicemente un progetto, ma molta strada deve ancora essere affrontata oggi che è un servizio».

Il confronto con le famiglie e le associazioni costituisce dunque un momento fondamentale per presentare quanto è stato fatto e quanto DAMA intende fare in futuro, ascoltando le necessità e i problemi di chi si rivolge al servizio, che continua ad evolversi per migliorare possibilità e qualità di accoglienza ed assistenza medica per la disabilità grave.

Nasce proprio a questo scopo l’incontro previsto per lunedì 28 maggio a Milano (Sala Conferenze dell’Ospedale San Paolo, 2° piano, Blocco C, ore 9.30-12.30), importante occasione per fare il punto con le famiglie, le associazioni, i servizi e i volontari su un’iniziativa che via via nel tempo sta dimostrando tutto il suo valore e la sua necessità.
Dopo la presentazione (curata da Giuseppe Catarisano, Angelo Mantovani, Danilo Gariboldi e Angelo Fasani), si parlerà dell’Impegno dell’Ospedale per DAMA (Mauro Moreno), del Nuovo assetto organizzativo dell’accoglienza (Massimo Corona, Marco Maioli e Sabrina Perazzoli), del Servizio di Odontoiatria per Disabili (Roberto Rozza), di DAMA e pediatria (Roberta Giacchero), di Ricerca e formazione (Maria Paola Canevini, Paolo Carlucci, Monica Miozzo, Melissa Bellini e Silvio Scarone) e del Futuro di DAMA (Filippo Ghelma), lasciando spazio poi ad una discussione aperta a tutti i partecipanti.

Alcuni dati in conclusione su quanto fatto finora da DAMA, che ha consentito di sperimentare e perfezionare un modello di accoglienza e assistenza che coinvolge un gruppo di figure professionali dedicate, i reparti specialistici dell’ospedale e i volontari della LEDHA.
Dall’inizio dell’attività sono stati presi in carico più di 2.000 pazienti disabili gravi e il servizio è diventato senz’altro un punto di riferimento anche per altre realtà socio-assistenziali nel territorio. La sua accoglienza medica, infatti, sostenuta da un intervento coordinato di competenze specialistiche, è quasi certamente una novità assoluta per le strutture ospedaliere.
(S.B.)

Per ulteriori informazioni:
LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità)
tel. 02 6570425,
annamaria.cremona@informahandicap.it.
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