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Per un nuovo volontariato in Sardegna

Mappa della SardegnaLe organizzazioni del volontariato in Sardegna attraversano una fase nuova e difficile che impone nuove iniziative e nuove scelte. Cambiano le competenze delle istituzioni, mutano i bisogni, cambia l’articolazione territoriale demografica, nascono nuove aspettative e nuovi diritti.
In questo contesto, contrassegnato e fortemente condizionato da pesanti ritardi e da una colpevole assenza dell’istituzione regionale, le associazioni dei disabili e dei loro familiari ritengono importante attivare qualificanti iniziative per un’analisi delle novità intervenute e rilanciare processi di aggiornamento e di formazione che ridefiniscano il ruolo e il pieno coinvolgimento nelle decisioni.

Per le associazioni della FISH Sardegna, nella fase attuale, il punto decisivo non è il numero dei Centri di Servizio, ma la ripresa di un’ampia politica verso le associazioni stesse e una nuova qualità di governo nella gestione dei fondi speciali e delle attività.
Le nostre associazioni debbono poter partecipare alle decisioni che le riguardano e quindi intendono operare per il superamento di tutte le situazioni che producono, nella pratica, l’esclusione dagli organismi di rappresentanza e di gestione.
Intendiamo perciò sostenere, in primo luogo, che le rappresentanze nell’Osservatorio Regionale del Volontariato, nel Comitato di Gestione e nel governo del Centro Servizi debbano necessariamente avere il carattere della massima rappresentatività, della piena e consapevole assunzione di funzione generale e della  democraticità.
Si pone quindi l’opportunità e l’importanza della presenza delle associazioni di persone con disabilità nei diversi organismi e di una qualificata partecipazione al governo dei Centri di Servizio, promuovendo un’organizzazione federativa  nuova e diversa tra associazioni, enti del territorio e settori di attività.

Il Comitato di Gestione dei Fondi Speciali – nella definizione dei criteri per l’affidamento del governo dei fondi stessi, di prossima emanazione – dovrà precisare, a nostro parere, il carattere federativo, della democraticità, dell’elettività e della gratuità delle cariche, della distinzione tra funzioni e ruoli, della responsabilità e della temporaneità e della periodicità dell’affidamento della gestione.
A tale scopo, occorre ricordare le vaste e profonde innovazioni intervenute in questi anni, destinate a riconfigurare tutti i bisogni e i processi sociali in Sardegna.
Sono sorte altre quattro nuove Province, sono state approvate riforme importanti, come quelle dei servizi sanitari, dei servizi integrati alla persona, i piani locali unitari dei servizi, il piano sanitario, il piano regionale dei servizi, la progettazione integrata, i piani strategici, la riforma della cultura, il decentramento di numerose funzioni agli enti locali e territoriali e la ridefinizione di importanti enti come le comunità montane.

Non intendiamo assistere passivamente allo sviluppo di queste grandi innovazioni, ma è invece nostro intendimento operare con coerenza all’interno di questi processi con le nostre proposte e vogliamo lavorare per superare qualsiasi forma di emarginazione o di marginalizzazione.
Ecco perché la nostra presenza, a partire da tutti gli organismi del volontariato in Sardegna, riveste un ruolo e un significato generale e qualificante della comunità sarda.

Lavoriamo, dunque, con tutte le altre organizzazioni per l’affermazione di un ruolo e di una funzione sociale sugli obiettivi che appartengono innanzitutto a noi, che possiamo condividere, ma non delegare ad altri.
Disegno simbolo dei vari settori del volontariatoGiova riaffermare che le parole Nulla su di Noi Senza di Noi si sono rivelate uno stimolo e una scelta di grande positività e avanzamento che in tante occasioni hanno consentito modalità di coinvolgimento spesso sottovalutate.
In sostanza, intendiamo sottolineare il ruolo essenziale delle persone con disabilità e delle loro famiglie come esperti della loro vita e delle soluzioni adeguate per la piena partecipazione alla società e richiamare tutti gli attori coinvolti a “prendere parte” attiva e propositiva, a costruire e a potenziare reti locali, nella logica dell’autoaiuto tra organizzazioni di volontariato, capaci di innovare e integrare le politiche, le risorse, i saperi e le esperienze.

La presenza della FISH intende perciò significare la volontà di consolidare anche in Sardegna l’aspetto partecipativo democratico che rappresenti le diversità, sempre secondo la logica del diritto, anche in forza della recente Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità alla cui redazione e approvazione la FISH ha contribuito sin dal principio con un ruolo da protagonista.
Le azioni attuate negli ultimi anni dalle organizzazioni cui le nostre associazioni appartengono hanno generato la cultura dei diritti, contrapposta a quella dell’elemosina di un servizio, dell’assistenzialismo, del favoritismo e della raccomandazione.

Apprezziamo e rispettiamo, dunque, tutti i volontari e operiamo per l’estensione e il rafforzamento del volontariato, ma è bene riaffermare che, spesso, i cittadini disabili e i loro familiari volontari coniugano nella propria persona la scelta della volontarietà e quella del bisogno, dell’aspettativa e del diritto.
Sono queste le finalità e gli obiettivi che intendiamo affermare e perseguire da persone protagoniste che compartecipano alle decisioni, alla progettazione e all’azione volontaria.

Pertanto la FISH Sardegna intende svolgere un ruolo dirigente e farsi carico di responsabilità organizzative,  partecipando ad ogni modalità operativa e gestionale che favorisca la qualità della proposta autonoma e la condivisione della programmazione integrata e solidale.
Proprio per queste ragioni e con questi intendimenti la FISH ha già operato in varie sedi internazionali, ad esempio per la già citata Convenzione ONU, attuando poi, a livello nazionale, numerose intese di collaborazione, tra le quali anche un recente accordo con CSV.net, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.

Sulla base dunque di quanto condiviso nell’Assemblea di Oristano, le associazioni aderenti alla FISH Sardegna auspicano:

1. Un ampio e approfondito dibattito
che, a partire dall’Assemblea Regionale del Volontariato, consenta il rilancio di una politica di sviluppo e di rafforzamento della presenza delle associazioni in Sardegna.
Pertanto l’Assemblea Regionale che si terrà il 30 giugno 2007 non dovrà limitarsi al mero adempimento elettorale, ma dovrà affrontare, con grande respiro culturale e programmatico, le azioni da sostenere nella società isolana.

2. La creazione di accordi positivi perché la FISH Sardegna possa essere rappresentata sia in seno all’Osservatorio Regionale, sia nel Comitato di Gestione per i Fondi Speciali per il Volontariato.

3. Che il Comitato di Gestione dei Fondi Speciali adotti scelte coerenti con le disposizioni normative e assuma decisioni collegiali per l’affidamento della gestione del Centro Servizi, secondo criteri che favoriscano la massima e libera rappresentanza, la democraticità, forme di gestione aperte, la tematicità, la trasparenza e la territorialità.
Auspica inoltre che siano adottate scelte che riducano forme di burocratizzazione e che le risorse siano impegnate sempre più nelle attività e nei progetti associativi.

4. Che i compiti dei Centri di Servizio riguardino attività mirate alle costruzioni di rete, alla relazionalità, alla promozione qualitativa e alla verifica dei servizi e delle prestazioni.
Proprio su questo punto le associazioni dovranno partecipare, per qualificare e sostenere l’organismo affidatario che dovrà avvalersi delle competenze, degli strumenti e delle professionalità operanti, innanzitutto, nelle organizzazioni sarde.

La FISH Sardegna si pone in conclusione a sostegno di un’alta politica del volontariato e ne auspica il rilancio nel senso di una grande strategia che possa ulteriormente qualificare decisivi settori della società sarda.
Dovranno farsene carico la Regione Sardegna, l’Osservatorio Regionale, il Comitato di Gestione dei Fondi Speciali e il futuro gestore del Centro di Servizio.

*Presidente FISH Sardegna (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

FISH Sardegna ONLUS, Via Bruscu Onnis, 16, 09123 Cagliari
tel. 070 651316,
fishsardegna@tiscali.it
www.fishsardegna.org (sito in allestimento).
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