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Vita Indipendente da allargare in tutta Italia

Donna con disabilità insieme ad un'assistenteCome stabilito a Lignano Sabbiadoro, all’inizio di marzo, durante il Forum Nazionale sulla Vita Indipendente, si sta già lavorando per definire i dettagli della Conferenza Nazionale sulla Vita Indipendente delle Persone con Disabilità, da svolgersi presumibilmente entro la fine del 2007.
In questa fase i coordinatori prescelti per l’iniziativa stanno in particolare cercando di comprendere e condividere i confini che il movimento vuole darsi rispetto alla partecipazione che dovrà essere qualificata e rappresentativa dei movimenti a livello regionale.

Con Dino Barlaam, dell’Agenzia Vita Indipendente (AVI) di Roma, uno dei coordinatori pro tempore di questa fase preparatoria, cerchiamo di capire la situazione attuale.
«Si tratta certamente di un momento delicato in cui è necessario condividere i valori essenziali del percorso da svolgere insieme. La Conferenza dovrà essere infatti l’occasione per rendere operative alcune scelte su argomenti già sottoposti all’attenzione a Lignano, prima fra tutti la strutturazione del Coordinamento Nazionale, elemento imprescindibile per dare il senso della rappresentatività reale e unitaria che il movimento intende avere all’esterno. A tal proposito sarà indispensabile affrontare alcuni elementi di contenuto, rispetto alle scelte di campo in materia di “diritti maturi”, intendendo con questo termine la capacità del movimento di trasferire al proprio esterno la nostra filosofia che prevede l’assunzione delle responsabilità dirette e degli oneri che l’autodeterminazione individuale comporta. Sarà dunque particolarmente importante creare le condizioni per essere riconosciuti come interlocutori qualificati e privilegiati, soprattutto su alcuni temi del vivere sociale, sia nei confronti delle reti associative nazionali, che delle istituzioni».

Una Conferenza, dunque, utile a gettare i semi della Vita Indipendente in tutta Italia e a lavorare affinché crescano nel tempo i frutti dei “diritti maturi” per tutti…
«Esatto. Ho infatti l’impressione che il movimento abbia ora la necessità di passare dalla logica di strategia a quella di diffusione di un modello, che per considerarsi tale non può prescindere dal cosiddetto “effetto propagazione”.
In altre parole dobbiamo essere in grado di trasferire e rendere trasferibili le nostre buone pratiche, creando le condizioni, attraverso un processo di accompagnamento, da noi gestito, che consenta al maggior numero di persone di poter cogliere il senso della Vita Indipendente e soprattutto di una Vita Indipendente possibile».

Ma si possono cercare di definire gli attuali confini italiani di questo movimento?
Donna con disabilità entra in una casa«In questo periodo mi sono adoperato per comprendere fino a dove si fosse diffusa nel nostro Paese la filosofia della Vita Indipendente e ho avuto troppo spesso l’impressione che Roma fosse un confine preciso, rispetto al Sud dell’Italia. Allargare il nostro movimento è dunque un obiettivo da prendere in seria considerazione».

Che cosa state già facendo in questo senso?
«Già in questo periodo – grazie anche alla preziosa collaborazione di Elisabetta Gasparini di Venezia – ho cercato di intraprendere la strada della militanza attiva in quelle regioni dove solo da poco si incomincia a parlare di Vita Indipendente. Per questo voglio ringraziare persone come Domenico Costantino e Pietro Ciarciaglino del Molise, Cinzia Di Sebastiano e Nicolino Di Domenica dell’Abruzzo, Giulio De Rosa e Cira Solimene della Campania, per aver accolto con entusiasmo l’invito a mettersi in gioco.
Proprio in questi giorni di prima verifica dei comitati regionali da invitare ho però dovuto constatare con amarezza che, cercando con i motori di ricerca del web le parole Vita Indipendente abbinate al nome di alcune regioni del Sud Italia, non ho trovato risultati compatibili con il nostro movimento.
“Obiettivo Sud”, quindi, dev’essere una delle prime parole d’ordine, se davvero vogliamo diventare un movimento nazionale. Ma sono sicuro che insieme ce la faremo!».

*Agenzia per la Vita Indipendente (AVI), Roma.

Ricordiamo che in questo stesso sito, cliccando qui, è disponibile il testo integrale della Carta di Lignano, prodotta al termine del 2° Forum Nazionale sulla Vita Indipendente.
Agenzia per la Vita Indipendente (AVI) di Roma
tel. 06 45434734-88544572

dino.barlaam@vitaindipendente.netwww.vitaindipendente.net.
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