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Con gli animali cresce il senso di responsabilità

I simpatici «compagni di avventura» dei partecipanti al Progetto «Onotherapy»Si è felicemente concluso il 19 luglio, per i ragazzi dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e Relazionale) di Modica (Ragusa), il Progetto Onotherapy, promosso nel corso di questi mesi dalla stessa ANFFAS, in collaborazione con la struttura residenziale per disabili gravi Casa Chiara di Ispica (Ragusa) e con l’Associazione Oasi degli Asini di Rosolini (Siracusa), che opera nell’ambito della riabilitazione e dell’attività assistita con l’asino. Nel mese di maggio scorso il nostro sito aveva ampiamente presentato la bella iniziativa, che è anche patrocinata dall’Assessorato ai Servizi Sociali e alla Famiglia della Provincia di Ragusa.

Scenario delle attività di onoterapia – che mirano al raggiungimento del benessere psicofisico, alla riabilitazione e alla creazione di una relazione armoniosa con l’ambiente e l’asino, favorendo la partecipazione attiva della persona con disabilità al proprio processo riabilitativo – è stata ancora una volta la cornice della Cava di Croce Santa, immersa nel verde, sempre presso la sede dell’Associazione Oasi degli Asini.
In questi mesi, i ragazzi – guidati dalla logopedista Lorena Cicero e dai suoi collaboratori, esperti in onoterapia – hanno imparato dapprima a coccolare l’asino, spazzolandolo e accarezzandolo, riuscendo poi a guidarlo e a cavalcarlo, grazie all’aiuto degli operatori.
Un’esperienza, questa, che è stata accolta dalle persone con grande entusiasmo e che si è rivelata funzionale alla maturazione del loro senso di responsabilità e di socializzazione, permettendo inoltre di trascorrere un bel po’ di tempo in modo diverso, a contatto con la natura e con gli altri.

Il 19 luglio, quindi, ha rappresentato un ulteriore momento di socializzazione e di divertimento. I ragazzi dell’ANFFAS di Modica e di Casa Chiara di Ispica hanno salutato i loro “compagni di avventura” e hanno successivamente festeggiato, deliziandosi con tipici piatti locali.
Dal canto suo, Francesco Provvidenza, presidente dell’ANFFAS di Modica, facendosi portavoce del desiderio di tutti i ragazzi protagonisti di questo progetto, ha auspicato che questa preziosa esperienza possa continuare anche in futuro, «perché essa è stata importante non solo per le capacità tecniche sviluppate dai partecipanti, ma anche perché ha permesso loro di uscire da quel “ghetto” dove purtroppo  troppo spesso vengono rinchiusi».

*Servizio Civile Volontario ANFFAS di Modica (Ragusa).

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