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Inaccettabili quei tagli del sostegno

Crescono le proteste provenienti dal mondo della scuola, in particolare per i provvedimenti di taglio sostanziale degli insegnanti di sostegno, attuati dal Ministero della Pubblica Istruzione, che stanno penalizzando varie zone del nostro Paese in questo inizio di anno scolastico.
L'”autunno caldo” sul fronte dell’integrazione degli alunni con disabilità – che avevamo preannunciato con una nota di qualche settimana fa – sembra dunque ormai già arrivato.

Banchi di scuola in un'aula vuotaTra le proteste più accese di questi giorni, segnaliamo ad esempio quelle del Comitato Insegnanti Precari di Salerno e Avellino, che assieme ai genitori di alunni disabili della zona e ai COBAS Scuola di Salerno, denunciano come, «nonostante l’aumento massiccio delle persone con disabilità certificata a scuola, vi siano gravi e ingiustificati tagli. Saranno infatti 200.000 gli alunni disabili nell’anno 2007-2008 e mancheranno ben 5.000 docenti di sostegno».

Particolarmente grave appare proprio la situazione di Salerno, dove «a fronte di una maggiore richiesta di docenti specializzati per l’aumento degli alunni con diabilità, il Ministero ha risposto con un taglio rispetto all’organico dello scorso anno (già insufficiente) di ben 355 unità».
Uno stato di cose che interessa del resto anche altre Province, sia del Sud (ad esempio Avellino o Messina) che del Nord Italia, come da noi riportato rispetto a Vicenza.

«La mobilitazione cresce giorno dopo giorno – conclude la nota proveniente da Salerno – e siamo decisi a continuare le proteste per questi insensati e mortificanti tagli che stanno unendo tutta l’Italia e che proseguiranno fino al ripristino della legalità».
(S.B.)

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