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Vicini alla ratifica della Convenzione?

Il Palazzo delle Nazioni Unite a New YorkLa Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità e il suo Protocollo Opzionale saranno al centro dell’annuale Treaty Event (letteralmente “evento dedicato ai Trattati”), promosso dalle Nazioni Unite per stimolare la partecipazione degli Stati Membri all’iter dei vari trattati internazionali, che si terrà a New York in due diverse sessioni dal 25 al 27 settembre e dal 1° al 2 ottobre prossimi.
È sin dal 2000, infatti, che l’ONU ha inaugurato questa iniziativa – coincidente con il dibattito dell’Assemblea Generale – per fornire agli Stati Membri l’opportunità di firmare, ratificare o aderire ai trattati depositati presso la Segreteria Generale.

Già nel mese di maggio scorso il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon aveva inviato un messaggio a tutti gli Stati Membri, invitandoli a servirsi dell’occasione offerta dal Treaty Event, per sottoscrivere o ratificare i trattati. «Quest’anno – aveva aggiunto – il tema centrale di tale appuntamento riguarderà soprattutto l’implementazione di tutto quanto concerne la dignità e i diritti umani». Ban Ki-moon aveva infine richiamato i governi a prendere misure adeguate per il rispetto dei trattati internazionali all’interno dei propri Paesi.

Numerosi Stati hanno risposto positivamente a questo appello, pensando tra l’altro proprio alla Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità e al suo Protocollo Opzionale, cosicchè ad oggi sono già cinque i Paesi che hanno ratificato la Convenzione (Croazia, Cuba, Giamaica, Ungheria e Panama) e 102 che l’hanno già sottoscritta (l’Italia, tra i primi, il 30 marzo scorso).
Da ricordare, a questo proposito, che il documento entrerà in vigore dopo la ratifica di almeno venti Stati.
Per quanto riguarda invece il Protocollo Opzionale, qui le ratifiche sono state finora tre (Croazia, Panama e Ungheria) e 59 le firme.
In questo caso sono sufficienti dieci ratifiche per far entrare in vigore a tutti gli effetti anche questo testo, che consentirà tra l’altro ad ogni cittadino di appellarsi al Comitato sui Diritti delle Persone con Disabilità, in caso di violazioni della Convenzione, nel momento in cui non abbiano avuto effetto i possibili ricorsi a livello nazionale.
(Stefano Borgato)

Si ringrazia per la collaborazione Edoardo Bellando del Dipartimento Informativo delle Nazioni Unite.

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