L’accessibilità dell’«eletta»

La Kalsa – come certamente noto ai più – è uno dei quartieri più antichi e ricchi di storia di Palermo, risalente all’epoca araba (lo stesso suo nome deriva dall’arabo al Halisah, che significa “l’eletta”) e con un’altissima concentrazione di monumenti.

Durante l’itinerario, dunque, guidato da Igor Gelarda, ideatore dell’intera iniziativa, è stato possibile visitare la Chiesa della Gancia dei francescani, dove i ragazzi sono stati accolti dal rettore Padre Vincenzo.
Sucessivamente la comitiva si è spostata alla Chiesa dello Spasimo, per recarsi poi all’ex Noviziato dei Crociferi, attraverso l’ingresso che dà sul Foro Italico, munito di scivolo per disabili.

Per l’occasione, la presidente dell’Associazione “Palermo aperta a tutti”, Claudia Bardi, ha annunciato una serie di iniziative previste prossimamente, tra le quali un torneo di calcio con dieci squadre di altrettante nazioni.
Inoltre, è imminente la presentazione dell’opuscolo Palermo passeggiata – Cinque itinerari senza barriere nel centro storico della città, curato dalla stessa Bardi, insieme ad Igor Gelarda (Edizioni Plaza Fondazione).
Infine, uscirà a breve, sempre a cura dell’associazione, una guida sul turismo accessibile di Palermo.

Tornando all’iniziativa Palermo aperta a tutti, il nuovo apputamento è ora quello con la visita guidata della Marina e del Foro Italico, prevista per mercoledì 17 ottobre (ore 10), cui parteciperà – in via amichevole – anche Giuseppe Crucitti, comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico dei Vigili Urbani di Palermo.
(S.B.)