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Alcuni dati preoccupanti sui disturbi mentali giovanili

Immagine di adolescente che rappresenta il disagioSono preoccupanti, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), le proiezioni da qui al 2020 riguardanti il probabile aumento del carico di disabilità legato ai disturbi mentali nei giovani. È in particolare la depressione che potrebbe diventare la seconda causa di disabilità fra tutte le condizioni morbose.
Sempre secondo l’OMS, entro i prossimi dodici anni oltre il 20% dei soggetti in età evolutiva potrebbe arrivare a soffrire di una qualche forma di disturbo mentale, con il suicidio che diventerebbe la terza causa di morte in età adolescenziale. In parallelo si assisterebbe ad un grande aumento dei disturbi della condotta, correlati a situazioni come dipendenza da sostanze, problemi relazionali, malattie, povertà.
Da segnalare infine che oggi – come riportano alcuni dati riferiti anche dall’Ottavo Rapporto di Telefono Azzurro ed Eurispes sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, presentato nel novembre scorso – ben cinque patologie psichiatriche sono tra le prime trenta cause di mortalità prematura e di disabilità nel mondo.

Già nel 2002, del resto, una ricerca condotta in Italia su preadolescenti tra i 10 e i 14 anni (PRISMA, Progetto Italiano Salute Mentale Adolescenti) aveva messo in luce che il 9,1% del campione era affetto da un disturbo psichico, cioè da almeno uno di quelli rientranti nella classificazione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
In particolare, oltre il 7% soffriva di ansia e in questo gruppo il 5% faceva riferimento a un disturbo ossessivo-compulsivo, il 12% a un disturbo post traumatico da stress, il 9,1% ad agorafobia (la paura degli ambienti ampi), il 9,5% a “fobie sociali”. Meno dell’1%, poi, era interessato da un disturbo depressivo, meno del 2% da ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività) e circa l’1% presentava un disturbo della condotta.
Secondo altri studi riportati nel già citato rapporto di Telefono Azzurro ed Eurispes della fine del 2007, il rischio di sviluppare un problema psichiatrico secondario è molto elevato tra i minori con disabilità persistenti (fino all’80%). A conferma di ciò, altri hanno evidenziato che molti disturbi mentali dell’età adulta sono preceduti da problemi dell’età evolutiva-adolescenziale: oscilla infatti tra il 30 e il 70% la percentuale di coloro che, manifestando un disturbo psichiatrico da adulti, hanno già avuto un problema neuropsichiatrico in età evolutiva.

Interessanti, infine, anche i dati riferiti dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale dell’Emilia Romagna, secondo il quale sono 8 su 10.000 i minori di età compresa tra 13 e 18 anni ad accedere ai servizi di urgenza. Le cause sono disturbi della condotta, tentati suicidi, sindromi deliranti, depressione grave e uso di alcol e droghe.
Le principali situazioni di emergenza, specie per l’età adolescenziale, sono psicosi e stati di grave agitazione causati anche da sostanze, tentato suicidio e gravi alterazioni dell’umore, abusi e maltrattamenti, sindromi da deficit di attenzione e iperattività o disturbi del comportamento alimentare. A proposito di questi ultimi, alcuni studi evidenziano che l’anoressia, la bulimia e i quadri patologici ad esse correlati rappresentano la malattia psichiatrica si cui si muore di più oggi nel mondo, sia per sofferenze interne dell’organismo che per suicidio.
(S.B.)

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