- Superando.it - https://www.superando.it -

Sicilia: la strategia delle associazioni*

Due persone in carrozzinaL’esigenza di parlare delle prospettive delle persone con disabilità all’inizio della nuova legislatura siciliana, tenendo conto della mancata attuazione di quanto prevede il Piano Triennale della Regione, ha spinto il Coordinamento per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana a organizzare un incontro per studiare le strategie necessarie a garantire i diritti.
All’appuntamento, svoltosi nei giorni scorsi a Palermo, hanno partecipato le associazioni di volontariato e di promozione sociale, gli enti del Terzo Settore, gli operatori sociali e socioassistenziali e le forze sindacali.
L’obiettivo del Coordinamento è quello di garantire alle persone con disabilità siciliane e ai loro familiari pari opportunità e condizioni di vita più dignitose.

«È necessario – dichiara il responsabile del Coordinamento stesso Salvatore Crispi – dare un’impostazione all’azione delle associazioni, affinché le politiche sociali abbiano un respiro più ampio e profondo per rispondere in maniera omogenea ai bisogni reali che emergono dal territorio. Per questo occorre che in primo luogo il Piano Triennale a favore delle persone con disabilità della Regione Siciliana venga attuato in tutte le sue parti, attraverso i provvedimenti amministrativi, che devono assumere, ciascuno per le sue competenze, i vari Assessorati Regionali chiamati in causa».
Il testo legislativo regionale è uno strumento operativo della Legge Nazionale 328/00 e costituisce la normativa di riferimento da cui devono partire le attuazioni sia delle leggi nazionali sia di quelle della Regione Sicilia a favore delle persone con disabilità.

Uno degli aspetti più importanti previsti dal Piano Triennale è la “presa in carico” dei reali bisogni dei disabili attraverso la costituzione di un’unità operativa territoriale individuata nell’Unità di Valutazione della Disabilità (UVD).
Il Piano prevede anche l’integrazione scolastica, corsi di formazione professionale e i servizi sociali, realizzati dai Comuni, che rispondano alle necessità delle persone con disabilità lievi, medie, gravi e gravissime.
«Serve quindi – continua Crispi – una politica concertativa su tutti questi aspetti, che si deve svolgere attorno al tavolo tecnico per la realizzazione delle politiche sociali sulla disabilità nella Regione Siciliana. Infatti, sebbene ci siano stati i tavoli tecnici, è mancata l’attuazione di quanto previsto dal Piano Triennale e più in generale dalla legislazione vigente, per la mancanza dei relativi provvedimenti dei vari Assessorati Regionali che sono stati chiamati in causa, secondo le loro competenze».

Crispi tira in ballo anche il Decreto Regionale del 6 marzo scorso che stabilisce Nuovi criteri e modalità per l’erogazione del buono socio-sanitario a favore dei nuclei familiari con anziani non autosufficienti o con disabili gravi.
«Questo Decreto non tiene conto dell’esistenza dell’Unità di Valutazione sulla Disabilità e quindi affida il compito di redigere il Piano Personalizzato ai medici di medicina generale ai quali, quindi – sempre in base al Decreto in questione – verrebbe affidato un lavoro aggiuntivo, non previsto da alcuna normativa, poiché non ci sono le competenze specialistiche mediche e sociali per verificare la situazione personale del disabile e per sviluppare un Piano che spazi negli ambiti sanitari e sociali. Il Decreto, inoltre, non tiene conto della realtà territoriale, poiché vengono affidati ai Servizi Sociali dei Comuni compiti notevolmente impegnativi, non avendo ben presente che gli stessi Comuni, soprattutto quelli piccoli o medi, non hanno nemmeno un assistente sociale o, se ce l’hanno, è a contratto o ad ore e non ha la possibilità, quindi, di assicurare la continuità del servizio».

Altre considerazioni, durante l’incontro di Palermo, sono state fatte anche sulla situazione stagnante che vive il Centro Regionale per le Persone con Lesione Midollare, Villa delle Ginestre, che non ha mai attivato i sessanta posti letto previsti, riducendo le sue funzioni solo al regime ambulatoriale giornaliero.
Da più di un anno è stata promessa da parte del precedente Governo Regionale la funzionalità almeno di quattro posti letto, per rispondere alle emergenze, ma ancora non è stato attivato nulla.

Intanto la Finanziaria per il 2008 (Legge Regionale 1/08), approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana l’8 febbraio scorso, vincola per le spese sociali il 25% delle somme trasferite dalla Regione ai Comuni e parte di queste somme serviranno a soddisfare anche i bisogni delle persone con disabilità.
Per tutto questo la prima strategia che il Coordinamento si propone è quella di favorire tra tutte le associazioni la nascita di un movimento unico e compatto, che chieda a gran voce il rispetto dei diritti e la certezza che ogni persona con disabilità, pur con le sue difficoltà, anche gravissime, deve avere un posto nella comunità di appartenenza.
L’appello è dunque quello di formare tra le associazioni un percorso unico, per rivendicare l’applicazione della normativa esistente, nella consapevolezza che i disagi e le difficoltà dei disabili e dei loro familiari si riflettono negativamente sull’intera collettività. (Serena Termini)

*Testo già pubblicato dal portale SuperAbile e qui ripreso per gentile concessione di tale testata.

Please follow and like us:
Pin Share