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«Pagare il giusto»: la campagna entra nel vivo

Ombra su sfondo arancione di una persona in carrozzinaSi sta completando in questi giorni la diffusione del manifesto denominato Pagare il giusto, vale a dire della campagna lanciata il 25 giugno a Milano dalla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), attraverso la quale le associazioni lombarde delle persone con disabilità e dei loro familiari sono tornate a parlare di partecipazione alla spesa dei servizi, ovvero di quei contributi che i Comuni possono chiedere alle persone che utilizzino centri diurni, residenzialità, trasporti e soggiorni estivi (al lancio della campagna il nostro sito ha dedicato il testo disponibile cliccando qui).

Le persone con disabilità chiedono dunque, ancora una volta, il diritto di pagare il giusto e per farlo hanno scritto e stampato in migliaia di copie un volantino che con sintesi efficace spiega le ragioni di questa richiesta: «I Comuni, con poche eccezioni, ci chiedono sempre più soldi per l’accesso ai servizi essenziali. Siamo sempre più poveri e spesso costretti a rinunciare a servizi diurni e residenziali».
Il volantino, accompagnato da un documento che illustra le motivazioni dell’iniziativa, è stato inviato a tutti i sindaci dei Comuni della Lombardia, ai responsabili degli Uffici dei Piani di Zona, agli assessori provinciali agli Affari Sociali e all’Assessorato per la Famiglia e la Solidarietà Sociale della Regione Lombardia.
In pochi giorni numerose associazioni territoriali hanno ritirato i volantini e le locandine che sono in via di distribuzione e diffusione in Lombardia e anche l’indirizzo di posta elettronica specificamente dedicato all’iniziativa (pagareilgiusto@informahandicap.it) ha già ricevuto numerosi messaggi di apprezzamento e adesione, oltre a segnalazioni di situazioni di disagio in diverse zone della Regione.

«Siamo soddisfatti del primo esito della campagna Pagare il giusto – ha commentato Fulvio Santagostini, presidente della LEDHA – per il consenso ricevuto dalle associazioni e direttamente da molte persone con disabilità e dai loro familiari. Questa è un’ulteriore conferma della necessità di moltiplicare gli sforzi perché l’annoso problema venga finalmente affrontato e risolto da tutte le istituzioni coinvolte». (S.B.)

Per ulteriori informazioni:
LEDHA (Giovanni Merlo), tel. 02 6570425 – 347 7308212
pagareilgiusto@informahandicap.it.

Sulle questioni riguardanti la contribuzione al costo dei servizi sociali e sociosanitari, suggeriamo la lettura – sempre all’interno del nostro sito – dei seguenti testi:
– Servizi socio-assistenziali e costi per gli utenti
disponibile cliccando qui
– Compartecipazione alle spese: una sentenza che fa scuola
disponibile cliccando qui
– Compartecipazione alle spese e tutela dei diritti
disponibile cliccando qui
– Anche in Toscana conta solo il reddito dell’assistito
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– Anche per il TAR delle Marche conta solo il reddito dell’assistito
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– Il diritto di «pagare il giusto»
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– «Pagare il giusto»: la Convenzione comincia a fare scuola
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– Provvedimento d’urgenza per poter «pagare il giusto»
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