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Convenzione: il nuovo Forum si rivolge al presidente del Consiglio

Tommaso Daniele, presidente del nuovo Forum Italiano sulla DisabilitàNato poco meno di un mese fa (se ne legga in questo sito la presentazione al testo disponibile cliccando qui), per concludere il percorso di unificazione delle organizzazioni italiane impegnate per la tutela dei diritti delle persone con disabilità in ambito di politiche dell’Unione Europea, il Forum Italiano sulla Disabilità (FID) fa subito sentire la propria voce – per tramite del suo presidente Tommaso Daniele – con una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in cui si chiede con forza che il Governo proceda in termini rapidi alla ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

«Le scrivo – sono le parole di Daniele – in qualità di presidente del Forum Italiano sulla Disabilità, che rappresenta tutti i disabili italiani a livello europeo. Come Lei sa, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in data 13 dicembre 2006, ha approvato la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, successivamente aperta alla firma a New York il 30 marzo 2007 e già entrata in vigore il 3 maggio 2008, dopo avere ricevuto il numero necessario di ratifiche [venti Stati, n.d.R.]. Il Governo Italiano, rappresentato dall’allora ministro della Solidarietà Sociale, ha proceduto, il 30 marzo 2007 alla firma della Convenzione e del relativo Protocollo Opzionale».

«Tale Convenzione – continua il presidente della FID – rappresenta un importante risultato raggiunto dalla comunità internazionale, in quanto, sino ad oggi, non esisteva in materia di disabilità uno strumento internazionale vincolante per gli Stati, se si escludono le Regole Standard dell’Organizzazione delle Nazioni Unite sulla disabilità, risalenti al 1993 e prive di efficacia vincolante. Nella prospettiva della piena affermazione dei diritti e delle opportunità delle persone con disabilità, la Convenzione testimonia la particolare attenzione che la comunità internazionale ha inteso prestare a questo tema, affrontandolo nei suoi molteplici aspetti. È infatti di tutta evidenza che un trattato internazionale, interamente dedicato alla disabilità, è in grado di generare una spinta straordinaria verso un generale avanzamento del sistema dei diritti, rafforzando la capacità degli strumenti normativi già esistenti di dispiegare pienamente i loro effetti».

«Va notato poi – sottolinea ancora Daniele – che nei suoi principi ispiratori la Convenzione non riconosce nuovi diritti alle persone con disabilità, intendendo piuttosto assicurare che queste ultime possano godere, sulla base degli ordinamenti degli Stati di appartenenza, degli stessi diritti riconosciuti agli altri consociati, in applicazione dei principi generali di pari opportunità per tutti. Scopo della Convenzione è quindi quello di promuovere, proteggere e assicurare il pieno e uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità».

«Purtroppo – conclude il messaggio – lo Stato Italiano non ha ancora proceduto alla ratifica ufficiale di questo documento e del relativo protocollo opzionale. A tale fine era infatti stato presentato dal precedente Governo un apposito Disegno di Legge (A.C. n. 3436) che però ha perso efficacia a causa del termine anticipato della XV Legislatura. È per questo, signor Presidente, che mi permetto di disturbarLa, per pregarLa di voler frapporre i Suoi buoni uffici affinché un equivalente Disegno di Legge di ratifica venga presentato e approvato al più presto dal Parlamento, per colmare una lacuna ordinamentale che, ancora una volta, impedisce alle persone disabili il giusto godimento di pari opportunità di inserimento sociale e lavorativo».

La senatrice del Partito Democratico Franca DonaggioSempre riguardo alla Convenzione – e sul fronte dell’opposizione parlamentare – segnaliamo anche la presa di posizione di Franca Donaggio, già sottosegretario al Welfare del precedente Governo Prodi, che in una nota ripresa anche dalle principali agenzie di stampa, ha inteso ribadire come «lo scioglimento anticipato delle Camere non abbia permesso l’avvio dell’iter parlamentare della ratifica della Convenzione. Ci sembrava ovvio, per altro, che l’attuale maggioranza riproponesse il provvedimento in via prioritaria, provvedimento che certamente il Partito Denocratico avrebbe sostenuto in modo tale da arivare in tempi rapidi alla ratifica e alla piena applicazione della Convenzione per la piena affermazione dei diritti e delle pari opportunità per le persone con disabilità. Purtroppo, finora, non vi è stato alcun cenno in tal senso da parte della maggioranza».
Per questo, dunque, il gruppo del Partito Denocratico a Palazzo Madama, con la sottoscrizione di oltre sessantacinque senatori, ha voluto fare proprio un nuovo Disegno di Legge di ratifica della Convenzione, creando così una corsia preferenziale per il provvedimento che ha l’obiettivo di autorizzare il presidente della Repubblica alla ratifica stessa.
Il Disegno di Legge in oggetto – di cui Donaggio è la prima firmataria – è stato sottoscritto dal presidente del Gruppo del Patito Democratico al Senato Anna Finocchiaro, dai vicepresidenti Luigi Zanda e Nicola Latorre, oltre che da un’altra sessantina di parlamentari.

Le azioni in corso sono dunque numerose e provengono da più parti. L’auspicio è che si arrivi quanto prima all’obiettivo desiderato da tutte le persone con disabilità e dalle associazioni che ne rappresentano le istanze. (S.B.)

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