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Caro Ministro, quella legge è per le persone con disabilità!

È indirizzata a Renato Brunetta, ministro della Funzione Pubblica e dell'Innovazione, la lettera delle AssociazioniUna lettera aperta al ministro della Funzione Pubblica e dell’Innovazione Renato Brunetta, per difendere pubblicamente la Legge 104/92, è stata sottoscritta dalla CGIL, insieme all’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), all’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro), all’ENS (Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi), all’UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Il testo è stato pubblicato in questi giorni da alcuni quotidiani, sotto forma di avviso a pagamento.

«Le limitazioni e le restrizioni previste dal Disegno di Legge 1167 collegato alla Legge Finanziaria – si legge nella lettera – e in particolare gli interventi previsti alla modifica dell’articolo 33 della Legge 104/92 tendono a ridurre le tutele per quelle persone con disabilità che necessitano di assistenza. Vogliamo ricordare in primo luogo che la Legge 104/92 sancisce e prescrive misure a favore delle persone con gravi disabilità! Non a chi presta loro assistenza».
E sono proprio i diritti di queste persone che oggi, secondo i firmatari del documento, sono seriamente minacciati dalle limitazioni che il ministro vorrebbe imporre alla possibilità, prevista dalla legge, di usufruire di congedi speciali per fornire assistenza ai parenti con disabilità.

«L’articolo 33 della Legge 104 – si scrive ancora nella lettera – che consente ad un familiare di prestare assistenza ad una persona con disabilità in “stato di gravità”, non può essere considerato un risarcimento o una compensazione per chi ha in famiglia una persona con disabilità grave, ma un’opportunità e un supporto che può consentire alla persona con disabilità di essere protagonista della propria vita. Il principio della legge, sancito ovviamente anche dal legislatore, va tutelato». Donde la richiesta al ministro di «accogliere le istanze che da più parti si sono levate in Italia a difesa di una legge, la 104/92, che è tra le più avanzate in Europa, per non ridurre i nostri diritti così faticosamente conquistati nella certezza che l’eguaglianza sociale non venga a mancare proprio ai cittadini più deboli».

«L’iniziativa delle associazioni – spiegano i firmatari del documento – nasce dall’impossibilità di discutere direttamente con i ministri interessati, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni. Noi non vogliamo tutelare chi approfitta dell’opportunità che questa legge offre, ma ricordiamo che, in mancanza di una legge adeguata sull’assistenza domiciliare, è la famiglia che deve sopperire al bisogno di cure di un parente con disabilità. E non tocca a noi scegliere chi, all’interno della famiglia stessa, debba provvedere a questo compito. Domani [oggi, 2 dicembre; se ne legga nel nostro sito al testo disponibile cliccando qui, N.d.R.] il ministro Sacconi presenterà il Libro Bianco sull’Invalidità Civile in Italia. Noi saremo lì, alla vigilia della Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità, per ribadire le nostre richieste concrete, che attendono risposte altrettanto concrete. Il Libro Bianco parla di possibilità e teorie, ma non tiene conto della quotidianità di centinaia di migliaia di persone che in Italia vivono con 8 euro al giorno di pensione d’invalidità». (S.B.)

Sulla materia dei permessi lavorativi, si suggerisce anche la lettura – sempre nel nostro sito – dei seguenti testi:
– I «fannulloni» e i permessi lavorativi
disponibile cliccando qui.
– Legge 104 e permessi: la FISH chiede un confronto
disponibile cliccando qui
– Permessi lavorativi: ignorati i diretti interessati
disponibile cliccando qui.
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