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L’Unione Europea vuole estendere le tutele a tutti i mezzi di trasporto*

Donna in carrozzina scende da un pullmanNel nuovo pacchetto di norme proposto dalla Commissione Europea per i diritti dei passeggeri di mezzi stradali e marittimi sono previste clausole specifiche a tutela delle persone con disabilità e di quelle a mobilità ridotta in genere, come già avviene nel settore aeronautico e ferroviario.
Per loro, infatti, è prevista un’assistenza costante e gratuita durante tutto il tragitto, nelle fasi di imbarco o accesso al mezzo e al termine del viaggio. Gli operatori di trasporto non potranno pertanto rifiutare la prestazione del servizio sulla base della disabilità o della mobilità ridotta, a meno che ciò sia reso impossibile da particolari regolamenti di sicurezza oppure dalla dimensione del mezzo. Ad esempio, questi diritti verranno garantiti solo per i veicoli che trasportano più di otto persone.

«L’Unione Europea – ha dichiarato Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per i trasporti – non può permettere che il livello dei diritti dei passeggeri vari a seconda del modo di trasporto utilizzato. Con questi due nuovi regolamenti, copriremo tutti i mezzi di trasporto. Tutti i passeggeri potranno dunque scegliere il modo di trasporto che preferiscono, sapendo che i loro diritti saranno ugualmente tutelati indipendentemente dal mezzo prescelto».

Alla base delle proposte della Commissione, vi è una considerazione fondamentale: i passeggeri con disabilità e quelli a mobilità ridotta sono spesso impossibilitati a viaggiare in pullman o in nave, in quanto mezzi di trasporto di difficile accesso. Inoltre, non viene prestata l’assistenza necessaria per le loro esigenze specifiche.
Le proposte dell’Esecutivo Europeo mirano dunque a risolvere questi problemi, vietando qualsiasi discriminazione basata sulla disabilità o sulla mobilità ridotta per la prenotazione di un viaggio o l’accesso a bordo di un veicolo o di una nave. L’assistenza dovrà essere fornita gratuitamente, a condizione che il passeggero ne abbia fatto richiesta in anticipo e arrivi alla stazione o al porto a un’ora prestabilita, in debito anticipo sull’orario previsto per la partenza.
Per garantire poi un servizio adeguato e rispettoso delle necessità di questi cittadini, il personale delle imprese di trasporto e quello dei terminal o dei porti dovrà avere conoscenze adeguate in materia di prestazione di assistenza.

*Testo pubblicato il 4 dicembre dall’Agenzia «Redattore Sociale» (con il titolo L’Ue estende le tutele per i passeggeri disabili a tutti i mezzi di trasporto) e qui ripreso per gentile concessione.

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