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Samuel, dal coma alla vita

Samuel Pelliccioli ritratto nella copertina del suo video«Spegnere l’oscurantismo che regna nel campo delle persone che riescono a fuggire alla morte e a cui la società non consente di tornare a vivere»: è questo il messaggio fondamentale che mercoledì 17 dicembre porteranno a Brescia (Facoltà di Ingegneria dell’Università, Via Branze, 38, ore 10-12) Stefano Pelliccioli e il figlio Samuel, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico (FNATC), per sensibilizzare i cittadini sulle possibili conseguenze degli incidenti stradali.

Per l’occasione i presenti potranno assistere ad una testimonianza viva in cui padre e figlio, quali attori di una Storia di Morte divenuta un Inno alla Vita, saranno protagonisti di un evento che lascerà la consapevolezza di quanto una vittima di un grave incidente debba affrontare per ritornare ad un’esistenza degna di tale nome.
A Brescia, infatti si potrà vedere per la prima volta un video (Samuel dal coma alla vita), inesistente in commercio, all’interno del quale – in dodici minuti – sono condensati dodici anni di terapie, sofferenze e gioia che visualizzano i momenti più salienti dal buio del coma – quello di Samuel Pelliccioli, appunto – alla luce di un ritorno alla vita.
Grazie a un CD audio si potrà inoltre ascoltare la voce dello stesso Samuel, quando pronuncia le prime parole alla sua uscita dal coma – Domani si parte, domani si parte – divenute poi anche il titolo di un libro scritto dal padre, segretario della FNATC.

«Parliamo – ha dichiarato Stefano Pelliccioli – di ben 12.000 persone ogni anno, nel nostro Paese, la maggior parte delle quali sono ragazzi che, contrariamente a quanto succede all’estero, faticano in Italia a trovare Centri in cui équipe multidisciplinari, specializzate sul trauma cranico, consentano loro di recuperare potenzialità residue. Giornali, riviste e programmi televisivi hanno già dato ampio spazio a queste tematiche, senza però mai portare a progetti concreti che interessino la stragrande maggioranza di vittime della strada che vengono abbandonate in seno alle loro famiglie con pochi aiuti e senza riferimenti certi».

Un’iniziativa, quindi, quanto mai meritoria, come tante altre già promosse dalla FNATC, che in questo caso ha potuto svolgersi grazie anche al supporto del Comune e dell’Università locale. (S.B.)

Sul sito www.samuelp.net si può leggere il libro Domani si parte, Domani si parte…, scritto da Stefano Pelliccioli.
Per ulteriori informazioni: tel. 320 1625430.
Sulle attività della FNATC (Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico), si può anche accedere al sito internet www.associazionitraumi.it.
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