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Una petizione internazionale per la ricerca sulle lesioni midollari

Si calcola che siano circa due milioni e mezzo di persone nel mondo le vittime di traumi al midollo spinale, con un aumento di ben 130.000 nuovi casi ogni anno. In aggiunta poi a queste statistiche già rilevanti, l’incidenza delle lesioni al midollo dovute a malattia rendono il numero ancora maggiore.
Giovane paraplegico in carrozzina fotografato di spalleLa vita quotidiana di chi ne è colpito è una vera e propria “battaglia per la sopravvivenza”, che, a seconda delle situazioni, passa dalla perdita dell’uso degli arti ai problemi del controllo di vescica e intestino, dalla perdita delle funzioni sessuali all’incapacità a respirare autonomamente, dai dolori neuropatici non trattabili alla spasticità, dalle piaghe da decubito alla minaccia di infezioni.

Quanto mai importante appare dunque la petizione mondiale a sostegno della ricerca sulle lesioni midollari, lanciata il 15 dicembre scorso dal sito stepnow.org (stepnow sta per Stand Together to End Paralysis Now, più o meno “lottiamo insieme per far cessare le paralisi ora”), presentata come «un imperativo categorico per tutti coloro che hanno una lesione midollare, le loro famiglie, gli amici e tutte le altre persone, per riunirsi tutti in un’unica petizione, necessaria a dare un forte impulso e sostegno alla ricerca che porterà a una cura delle paralisi».

«I governi mondiali – si legge ancora nella presentazione dell’iniziativa – devono garantire che i fondi raccolti permettano di trasformare i successi ottenuti in laboratorio in cure cliniche. Firmare per la ricerca sulle lesioni midollari spinge ognuno ad essere coinvolto nel rendere questo possibile. Aiutateci a smuovere questa montagna e a far diventare la paralisi una condizione curabile». (S.B.)

L’obiettivo della petizione è quello di raggiungere un milione di firme.
Gli interessati possono direttamente aderire cliccando qui oppure anche visitando il sito www.stepnow.org (per ulteriori informazioni: info@stepnow.org).
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