Forse la banca etica non è un’utopia

Persone con disabilità e banche: il nesso c’è e riguarda soprattutto quelle piccole e medie banche territoriali di origine cooperativa che dovrebbero essere attente anche alle famiglie e ai privati che vivono nella loro zona. Sintomatico, in tal senso, l’esempio offerto da un istituto di credito cooperativo emiliano che si rivolge direttamente alle persone con disabilità, tramite una specifica iniziativa all’insegna delle agevolazioni e di alcune soluzioni ad hoc

Interno di una bancaPurtroppo le persone disabili e le loro famiglie soffrono ancora più degli altri della profonda crisi economica, sociale e culturale che stiamo attraversando.
Ci sono difficoltà sempre maggiori all’inclusione: problemi gravi nella scuola, nel lavoro (personale e familiare), nella fruizione dei servizi – sempre più difficili da ottenere – in un contesto sociale spesso ostile o addirittura violento, spesso supino di fronte alla subcultura che identifica nell’immagine, nella furbizia, nel piacere gli scopi che legittimano e indirizzano le azioni degli uomini e delle imprese.
In fondo la stessa crisi economica ha radici etiche precise e su questi temi molte sono state le discussioni che hanno portato le grandi banche in prima fila fra gli imputati  nel processo mediatico ai colpevoli di tanto sconquasso.
Persone con disabilità e banche. Quale è il nesso? Eppure un nesso esiste. Certo non riguarda tanto i grandi istituti bancari quanto le piccole e medie banche territoriali, quelle di natura e di origine cooperativa che già sono state una risorsa fondamentale per molti distretti industriali italiani. Fondamentali per le piccole e medie industrie, esse possono e devono essere attente anche alle famiglie, ai privati che vivono sul loro territorio.

Un indubbio esempio positivo di questo rapporto ci è offerto da Emil Banca, un istituto di credito cooperativo che ha già dimostrato la propria attenzione per le persone disabili, sponsorizzando la splendida Overlimits Fortitudo, la squadra tutta particolare con la quale Marco Calamai ha iniziato anni fa un percorso virtuoso, tramite il basket, ora imitato in tutto il Paese [se ne legga ad esempio, in questo nostro sito, al testo intitolato La curiosità di Marco Calamai, disponibile cliccando qui, N.d.R.].
In questi giorni Emil Banca ha presentato al suo territorio (Bologna, Modena, Ferrara e relative Province) due iniziative particolarmente interessanti, la prima delle quale si rivolge alle persone disabili.
Si tratta di Abilis. Esigenze speciali, risposte specifiche. Per favorire l’autonomia, offerta che riguarda conti correnti a condizioni di particolare vantaggio, prestiti personali come anticipo dei contributi pubblici per l’abbattimento delle barriere nell’ambiente domestico e per l’acquisto o l’adattamento di automezzi o ausili tecnologici, mutui prima casa con varie modalità, interessanti soluzioni assicurative per il cosiddetto “Dopo di noi”, in collaborazione con un importante istituto assicurativo internazionale.
Alle Associazioni, inoltre, Emil Banca propone Conto Onlus a condizioni di particolare vantaggio e la possibilità di ottenere anticipi sul 5 per mille, che da anni si aspetta ancora di incassare!

Insomma, finalmente una banca amica, da prendere ad esempio anche in altri territori, un istituto solidale e lungimirante, perché questi atteggiamenti, suscitando simpatia e amicizia, costituiscono una forma di marketing veramente intelligente per chi opera bene! Forse, la banca etica non è un’utopia…

*Presidente nazionale ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Civili e Sociali degli Handicappati).

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