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Perché la discriminazione diventi «una storia passata»

Ventisette Paesi – tra cui per la prima volta Bulgaria e Romania – parteciperanno nel giugno prossimo all’elezione dei 736 futuri membri del Parlamento Europeo, l’unico organismo dell’Unione che viene eletto direttamente dai suoi 515 milioni di cittadini e che ha come obiettivo quello di rappresentarli tutti, «giocando, inoltre – come spiega il Forum Europeo della Disabilità (EDF) – un ruolo fondamentale nella difesa degli interessi e nella promozione dei diritti di quelli con disabilità». Ed è per questo che lo stesso Forum – il cui omologo per  il nostro Paese è il FID (Forum Italiano sulla Disabilità), organizzazione nata il 10 luglio 2008 (se ne legga, nel nostro sito, cliccando qui), unificando il CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità) e il CID.UE (Consiglio Italiano dei Disabili per i rapporti con l’Unione Europea) – ha lanciato nei mesi scorsi il Manifesto per le Elezioni Europee 2009 denominato Nulla sulle Persone con Disabilità, senza le Persone con Disabilità, da noi presentato qualche tempo fa (se ne legga cliccando qui)

Yannis Vardakastanis, presidente del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF)«Siamo più di 50 milioni in Europa e rappresentiamo più del 15% della popolazione continentale»: si apre così la parte del Manifesto dedicata alla condizione delle persone con disabilità nell’Unione Europea, dando poi spazio a un decalogo rivolto a tutti i candidati alle prossime elezioni europee del mese di giugno, che recita testualmente: «Noi, cittadini con disabilità, vogliamo partecipare alla costruzione di un’Unione Europea a favore dei cittadini. Chiediamo inoltre che i nostri diritti e le nostre necessità siano tenuti in considerazione attraverso:
1. Il diritto a partecipare, come gli altri, al voto e alle campagne elettorali.
2. Un Parlamento Europeo per tutti.
3. La rapida ratifica e l’applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
4. Un Patto trasversale contenente precisi obiettivi e traguardi da raggiungere sulla disabilità, a livello europeo.
5. Il diritto a partecipare ai processi decisionali e a diffondere i diritti sulla disabilità in tutte le aree delle politiche europee e nazionali.
6. Il diritto a un libero accesso all’istruzione e alle pari opportunità educative.
7. Il diritto a un pari trattamento e all’accesso nel mondo del lavoro.
8. Il diritto alla protezione sociale, alla sicurezza sociale e a un reddito dignitoso.
9. Il diritto a vivere indipendentemente nella propria comunità sociale e a poter compiere le proprie scelte di vita.
10. Il diritto all’accesso a beni e servizi, al trasporto pubblico, alle infrastrutture, ai mezzi di comunicazione e informazione».

Ogni punto viene poi sviluppato ampiamente, evidenziando le varie questioni tuttora “aperte” e le soluzioni necessarie da parte dei vari Stati.
Destinatari, come detto, i futuri europarlamentari, ai quali il documento dell’EDF scrive tra l’altro: «Rappresentiamo una famiglia su quattro, dove è presente una persona con disabilità, e il 15% del vostro elettorato; siamo dunque in grado di fare la differenza nelle elezioni europee. Ti chiediamo, perciò, di impegnarti a favore delle nostre richieste durante la tua campagna elettorale e nel tuo futuro ruolo di membro del Parlamento Europeo. Per te sarà un’opportunità irripetibile, in quanto potrai, con il tuo impegno, realizzare quei cambiamenti che assicureranno ai cittadini con disabilità il godimento dei loro diritti civili, sociali, economici e politici».
E poco oltre: «Contiamo su di te per promuovere i diritti dei tuoi elettori che hanno una disabilità e delle loro famiglie. Contiamo su di te per garantire il pieno coinvolgimento e la consultazione con le persone con disabilità, con i familiari delle persone con disabilità che non possono rappresentarsi da sole e con le loro organizzazioni. Il coinvolgimento e la consultazione su tutte le questioni che le riguardano, basate sul principio Nulla sulle Persone con Disabilità, senza le Persone con Disabilità».
Infine: «Contiamo su di te affinché non resti inascoltato l’appello di più di un milione e trecentomila cittadini di rendere storia passata la discriminazione basata sulla disabilità [il riferimento a un milione e trecentomila cittadini guarda alla campagna lanciata dall’EDF nel 2007, con il nome di 1million4disability, che raccolse appunto quel numero di firme, N.d.R.]». (S.B.)

Il testo integrale del Manifesto per le Elezioni Europee 2009, prodotto dall’European Disability Forum, con il titolo Nulla sulle Persone con Disabilità, senza le Persone con Disabilità, è disponibile in varie lingue (tra cui inglese, francese e spagnolo), accedendo al sito della Federazione (cliccando qui) e dirigendosi, all’interno di esso, sul titolo 2009 European Elections. La traduzione italiana – curata dal CND (Consiglio Nazionale sulla Disabilità), in collaborazione con la nostra redazione – è disponibile invece cliccando qui.

EDF (European Disability Forum), Rue du Commerce, 39-41, B-1000 Brussels (Belgio), tel. 0032 2 2824600, secretariat@edf-feph.org.

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