Anche il presidente di Federsalute-Confcommercio, Giuseppe Scrofina, ha salutato con entusiasmo l’approvazione unanime da parte del Parlamento del Disegno di Legge di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, avvenuta il 24 febbraio scorso.
«In quella stessa sede – ha dichiarato per l’occasione Scrofina – vi sono state divergenze sull’istituzione dell’Osservatorio sulla Condizione delle Persone con Disabilità. In tal senso la nostra Federazione ritiene che fra i quaranta componenti previsti per tale organismo debba essere rappresentato il più ampio ventaglio possibile di parti interessate e tra queste un posto particolare dovrebbe spettare ovviamente ai rappresentanti delle persone con disabilità, riservando loro la carica di vicepresidente dell’Osservatorio».
Delle divergenze di cui parla il presidente di Federsalute-Confcommercio anche il nostro sito si è ampiamente occupato (se ne legga cliccando qui, al testo intitolato Ratifica all’unanimità, ma polemiche sull’Osservatorio), registrando in particolare alcuni emendamenti molto critici – tutti respinti – e due ordini del giorno che sono stati invece approvati, riguardanti sostanzialmente da una parte il rischio di una scarsa partecipazione all’Osservatorio delle persone con disabilità e delle associazioni che le rappresentano, dall’altra il finanziamento dell’Osservatorio stesso che verrà attuato non attraverso un fondo proprio, ma attingendo al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali.
Tornando a Federsalute, essa è la Federazione di settore di Confcommercio cui aderiscono nove associazioni di imprenditori che operano a vari livelli, fornendo ai cittadini e al Servizio Sanitario Nazionale beni e servizi. Si tratta della più numerosa federazione di categoria, rappresentando infatti oltre dodicimila imprese. «Anche noi – ha sottolineato ancora il presidente Scrofina – che aggreghiamo le associazioni di professionisti fornitori di beni sanitari, dispositivi, protesi e servizi, potremmo senz’altro dare un utile apporto al nuovo Osservatorio, se saremo invitati a farne parte». (S.B.)
