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I livelli essenziali delle prestazioni sociali

Due persone in carrozzina percorrono il corridoio di una struttura pubblicaVerrà presentata mercoledì 8 aprile a Roma, nel corso di una tavola rotonda (Auditorium Unicef, Sala Aldo Farina, Via Palestro, 68, ore 9.30-13), la ricerca curata dall’Auser – la principale organizzazione italiana impegnata sul fronte della terza età – e dall’Associazione Servizi Nuovi, denominata I livelli essenziali delle prestazioni sociali.

Si tratta di uno studio articolato in due parti, la prima delle quali è dedicata a chiarire la nozione di livelli essenziali alla luce dei più avanzati approcci in materia di welfare, con particolare riferimento all’idea di “sviluppo umano”. Su tale sfondo viene anche esaminato il rapporto che occorre stabilire tra “prestazioni” e “diritti”, argomentando che il diritto alle prestazioni dev’essere incardinato su un più fondamentale diritto a una “vita degna”  e che una riflessione intorno alle esperienze che la rendono tale è un passaggio obbligato al fine di rispettare lo spirito e la lettera del dettato costituzionale.
Nella seconda parte, poi, dopo aver passato in rassegna le principali posizioni presenti nel dibattito, si formula una proposta che cerca di fare un passo avanti, distinguendo tra “livelli” e “forme” di sostegno, con la determinazione dei primi, di stretta competenza statale, che stabilisce l’ammontare delle risorse cui ha diritto un cittadino che si trovi in una certa situazione, mentre con la definizione delle seconde, di competenza regionale, si stabilisce invece quali prestazioni vengano di fatto rese disponibili, nel rispetto del vincolo quantitativo fissato in sede statale. In tal modo sembra possibile tener conto sia delle prerogative della legislazione nazionale sia dell’autonomia di quella regionale, problema che fino a oggi non sembra aver ricevuto sufficiente attenzione.
A completare il lavoro, una ricognizione e un commento della normativa, un esame dello stato dell’arte per quanto riguarda l’identificazione della prestazioni di cui occorre stabilire il livello e una discussione sugli strumenti di valutazione multidimensionale della non autosufficienza (utilizzata come “caso di controllo” dell’impostazione proposta sia nella prima che nella seconda parte dello studio).

A introdurre i lavori dell’8 aprile sarà Michele Mangano, presidente nazionale dell’Auser, a presentare la ricerca Alessandro Montebugnoli, presidente di Servizi Nuovi.
Sono previsti gli interventi di Celina Cesari, segretario nazionale della SPI CGIL, di Maria Cecilia Guerra, docente di Scienza delle Finanze e direttore del Dipartimento di Economia Politica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, di Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, di Gianni Salvadori, assessore alle Politiche Sociali e allo Sport della Regione, di Morena Piccinini, segretario confederale della CGIL e ultima, ma non ultima, della parlamentare Livia Turco, già ministro della Salute. (Giusy Colmo)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione Auser, tel. 06 84407725 – 348 2819301, ufficiostampa@auser.it.
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