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Il mondo delle cose senza nome

Un'immagine dello spettacolo teatrale tratto da «Il mondo delle cose senza nome»«Nonostante le incertezze scommetto su di te e credo tu possa avere tutto, l’infanzia più serena possibile e la vita adulta che sboccerà. Ci voglio credere perché io e tuo padre, con le nostre diversità, stiamo coltivando la tua allegria, annaffiando la tua curiosità, e siamo sempre attenti che tu abbia il sole. Non lasciamo trascorrere il giorno senza che tu abbia osservato, toccato, sperimentato qualcosa di nuovo».
«Se solo fossero state parole più lievi a raccontarmi la tua sordità, se avessi guardato lontano come sei ora, non un bambino sfregiato dal destino, ma armonia e possibilità, certo non sarei precipitata nell’abisso».
«Esiste dunque un modo perché le oscure previsioni non si realizzino. Un sentimento da provare di fronte a un figlio con una strada impegnativa da percorrere, per non farlo sentire solo e irraggiungibile, legittimato a tutto per sfiducia ed esente da regole per compassione. Perché sia presentato agli altri e mai dimenticato al suo posto senza che gli venga rivolta la parola. Con la stessa rispettosa accoglienza che si offrirebbe a un ospite straniero in un ambiente che dovesse imparare a conoscere».
«Ora compri da solo il gelato, non con i gusti che preferisci, ma con quelli che sai pronunciare meglio, e ogni volta ne aggiungi uno nuovo, mentre ti guardo nascere a una crescente libertà [grassetti nostri in tutte le citazioni, N.d.R.]».

Sono alcuni brani particolarmente significativi tratti da Il mondo delle cose senza nome, libro pubblicato qualche anno fa da Daniela Rossi, lunga lettera d’amore sincera, coragggiosa ed emozionante al figlio sordo (Roma, Fazi, 2004).
Oggi da quel libro l’attrice Annarita Chierici ha curato un adattamento teatrale ed entrambe le opere verranno presentate venerdi 17 aprile a San Lazzaro di Savena, presso Bologna (Sala Eventi della Mediateca di Via Caselle, 22, ore 20.30), alla presenza delle stesse Rossi e Chierici – che interpreterà alcuni brani del libro – nell’ambito del ciclo Il tempo delle nostre vite. Dall’esperienza dei padri e delle madri un sapere condiviso. Quest’ultima rassegna è stata voluta dalla Spazio Risorse di Habilandia del Comune di San Lazzaro e dalla Cooperativa Accaparlante, allo scopo di avvicinare la cittadinanza a storie in cui è presente la disabilita. Parteciperà alla serata anche l’assessore comunale alla Qualità della Salute e alle Pari Opportunità Maria Cristina Baldacci.

Da segnalare infine che l’incontro sarà accessibile a tutti i non udenti grazie a un servizio di sottotitolazione in diretta tramite stenotipia computerizzata. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: tel. 051 6415005, coop@accaparlante.it.
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