- Superando.it - https://www.superando.it -

Bruno Navoni: un educatore non convenzionale

La copertina del libro di Bruno Navoni «Raccontarsi di fronte alla disabilità»La casa editrice Vannini ha pubblicato non molto tempo fa due libri molto interessanti sulla figura professionale dell’educatore per le persone con disabilità, scritti da Bruno Navoni, ex operatore sociale presso un centro diurno per disabili, oggi sociologo, formatore, specializzato nel fornire contributi operativi  rispetto al tema delle dinamiche e dei conflitti di gruppi.

Quello di più recente pubblicazione – uscito nel 2008 – si chiama Raccontarsi di fronte alla disabilità e ha come sottotitolo Ruoli, interazione e identità dell’educatore. In 112 pagine, suddivise in dieci capitoletti, l’Autore narra e riflette sulla sua esperienza di educatore nel centro diurno, sulla sua scelta professionale, sui rapporti con i colleghi, i coordinatori, gli ospiti.
Si tratta di un racconto vivacissimo, senza inibizioni, punteggiato di giudizi trancianti e senza peli sulla lingua, da cui emerge un profilo di educatore non convenzionale, preparato, ma non stereotipato, studioso, ma non “secchione”, operativo, ma non empirico.

Il secondo libro – uscito nel 2007 – si intitola invece Colleghi, Colleghi e ha come sottotitolo A proposito di operatori sociali visibili: quindici modelli.
Il volume – che si sviluppa su 192 pagine e otto capitoli – è dedicato inizialmente agli aspetti epistemologici e metodologici del saggio. Successivamente, nei capitoli dal secondo al quinto, l’Autore passa in rassegna i quindici modelli di educatori dichiarati nel sottotitolo: l’operatore informato, quello formato, l’operatore inflazionato, inviolabile, irrefrenabile, inquinato, illeso, bastonato, sano, enigmatico, opaco, esibizionista, sciatto, vestito e firmato. Accanto ad ogni tipologia c’è una caustica chiosa di poche parole e dopo ogni descrizione analitica del tipo, si riporta una possibile discussione del soggetto che ne esemplifica le caratteristiche  precedentemente teorizzate.
Ebbene, tali descrizioni, condotte sulla base di un’analisi scientifica, sono animate da una vena ironica e autoironica che talora  tocca punte di sarcasmo impietoso.
Gli ultimi tre capitoli sono dedicati infine alla riflessione critica sui criteri del livello della “lettura gruppale”, sui contenuti di questionari relativi alla qualità dei rapporti fra colleghi e sulle conclusioni che – volutamente e provocatoriamente – non vengono tratte.

Apparentemente scanzonato, Colleghi, Colleghi appare ai non addetti ai lavori – come chi scrive – un’occasione di lettura piacevole e istruttiva, distesa e di facile comprensione. Dato poi il tono e la schiettezza dei giudizi, dubito che gli educatori che dovessero riconoscersi nelle deformazioni professionali descritte da Navoni abbiano in simpatia chi ne mette in luce le debolezze; ma gli utenti e i profani, ne sono certo, hanno ampia materia di riflessione e talora di sincero divertimento non di evasione.
L’Autore – che fa tesoro di molte esperienze maturate in incontri con chi come noi opera nel mondo della disabilità – ha come modelli culturali gli scritti e l’opera di don Lorenzo Milani e di Enrico Montobbio, due grandi educatori, morale il primo e operativo il secondo.

*Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

Bruno Navoni, Colleghi, Colleghi. A proposito di operatori sociali visibili: quindici modelli, 2007 (192 pagine, 18 euro) e Raccontarsi di fronte alla disabilità. Ruoli, interazione e identità dell’educatore, 2008 (112 pagine, 10 euro), entrambi pubblicati da Vannini Editrice (Gussago, Brescia).
Please follow and like us:
Pin Share