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A Napoli le associazioni chiedono il rispetto dei diritti e anche una sede

Particolare di persona in carrozzina fotografata da dietroRiunite in assemblea – come annunciato nei giorni scorsi anche da questo sito (se ne legga cliccando qui) – le associazioni napoletane aderenti al Comitato di Lotta Permanente per la Difesa dei Diritti dei Disabili – sorto dopo l’azzeramento del Comitato di Gestione della Consulta Comunale per l’Handicap, costantemente delegittimata dagli organi preposti – hanno individuato in maniera precisa le azioni prioritarie da intraprendere per spingere le Istituzioni al rispetto dei diritti delle persone con disabilità e con grave disagio esistenziale, diritti riconosciuti dalle leggi e dai regolamenti vigenti, ma molte volte dimenticati, omessi o superficialmente considerati.

A tal fine, prima di intraprendere ogni tipo d’azione e di procedura di autotutela, il nuovo Comitato ha indetto – per lunedì 11 maggio – un incontro con i rappresentanti delle istituzioni locali, Comune, Provincia e Regione, presso i giardinetti antistanti l’edificio municipale di Piazza Municipio, a Napoli, scelta quanto mai significativa, considerando che, molte volte, viene negato loro ogni tipo di accessibilità, fruibilità e mobilità presso le Pubbliche Amministrazioni.
Sono previsti sia un volantinaggio che un incontro con i rappresentanti del Comune cui verrà posta – come prima e immediata rivendicazione – la richiesta di un corretto e deciso rilancio della Consulta Comunale per l’Handicap, indispensabile organismo di consultazione e partecipazione democartica delle associazioni su tutti i provvedimenti riguardanti le persone con disabilità di Napoli.
Nella stessa occasione verrà chiesta con forza l’individuazione e la consegna di una sede consona alle attività del Comitato, da ottemperare come per legge, trascorso il tempo concesso di dieci giorni dalla comunicazione. (Maria Anna Filosa)

Considerati meno dei cani!
In occasione dell’iniziativa indetta per l’11 maggio prossimo, il Comitato di Lotta Permanente per la Difesa dei Diritti dei Disabili ha diramato anche il seguente comunicato:

«I cittadini disabili di Napoli denunciano la condizione di sfascio totale delle Politiche Sociali che ha causato una situazione d’intollerabile e generale degrado e di totale negazione dei loro diritti. Il risultato è la continua emergenza e un notevole abbassamento della qualità della vita, che oggi caratterizzano l’esistenza dei disabili, specie dei più gravi, e delle loro famiglie nella nostra città.

L’Amministrazione Comunale si è distinta in questi anni per la mancanza di una politica integrata e contraddistinta da obiettivi chiari e risorse certe che – abbinata al criterio perverso di privilegiare la problematica degli operatori (precari e retribuiti sempre con notevoli ritardi) alle reali esigenze degli assistiti – ha prodotto servizi dedicati alla persona inadeguati, quando non addirittura scadenti. Così i disabili partenopei sono costretti ad assistere a continue passerelle mediatiche degli amministratori, il cui unico scopo è solo quello di creare opportunità di lavoro e consenso, dove  il parere del vero protagonista, l’utente/cittadino, è drammaticamente assente. Da troppo tempo, inoltre, ci si interroga, invano, sulla discontinuità delle risorse economiche, nonostante l’assegnazione dei contributi previsti e regolarmente erogati dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. A tale proposito, chi sa dirci quale fine abbiano fatto i “famigerati” fondi regionali per la non autosufficienza? In quale meandro del bilancio comunale sono andati a nascondersi?

Una nuova stagione per il welfare partenopeo è possibile solo attraverso la riattivazione di quei momenti di confronto che con le precedenti amministrazioni avevano portato al superamento delle incomprensioni e della litigiosità, per lasciare spazio a occasioni di progettualità condivisa e programmata con risultati e potenzialità di cui – oggi – non possono più disporre i cittadini più svantaggiati della nostra città. Da qui emerge la necessità di un corretto e deciso rilancio della Consulta Comunale per l’Handicap, con la piena applicazione del suo regolamento e l’individuazione (mai avvenuta) di una sede idonea. Anche perché l’assessore Giulio Riccio [assessore comunale di Napoli alle Politiche Sociali, N.d.R.], fin dall’inizio del suo mandato, ha tenuto nei confronti di questo organismo di partecipazione democratica, di cui peraltro è presidente, un atteggiamento fortemente ostativo e arrogante, logorandolo e delegittimandolo fino a costringere il Comitato di Gestione della Consulta H a rassegnare le dimissioni.

Affinché la Consulta possa dunque avviarsi finalmente a svolgere in toto la propria funzione di attiva proposizione e concreta partecipazione su tutti gli interventi del Comune riguardanti le persone con disabilità e i loro familiari, è prioritariamente indispensabile che l’Amministrazione assegni ad essa una sede pienamente adeguata come ubicazione e strumentazione.
Finora, però, tutte le continue e pressanti  sollecitazioni in tal senso rivolte da più di due anni all’Assessorato delle Politiche Sociali sono inesorabilmente cadute nel vuoto. Intanto nelle stanze di Palazzo San Giacomo [sede del Comune di Napoli, N.d.R.]  ha trovato ospitalità persino un’organizzazione che si occupa di cani e ciò induce a sospettare con grande rabbia e amarezza che l’Amministrazione Comunale abbia maggiore attenzione per le esigenze di questi quadrupedi che per quelle dei suoi cittadini disabili!».

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