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È possibile migliorare il diritto alle prestazioni sociali?

Anziano accompagnatore spinge una persona in carrozzina«Nel momento in cui un servizio si trasforma in universale – scrive Mara Gazzoni, assessore al Welfare del Comune di Mantova, presentando il convegno denominato I livelli essenziali delle prestazioni sociali: è possibile migliorare il diritto alle prestazioni sociali dei cittadini?, che si terrà sabato 16 maggio nella città lombarda (Teatro Bibiena, ore 9-13) – sorge la necessità di stabilire un limite, un tetto che serva a mitigare il carattere di universalità del servizio stesso, inteso nella sua accezione più ampia. Dall’altra, il “livello” è almeno potenzialmente in grado di garantire l’esigibilità del diritto, da parte del cittadino, a ricevere le prestazioni così come vengono definite. Anche nei servizi sociali i livelli essenziali presentano un duplice obiettivo: indicare ciò che deve essere oggetto di prestazione obbligatoria all’interno di un sistema di servizi ed interventi sociali che ha carattere di universalità e ciò che costituisce la sfera del diritto dei cittadini». E questo senza dimenticare che «realtà diversificate quanto a quantità e qualità delle prestazioni sociali sono coesistenti all’interno di uno stesso contesto regionale, tra ambiti territoriali diversi e tra singoli Comuni».

Promosso dallo stesso Assessorato al Welfare del Comune virgiliano, in collaborazione con l’Associazione Nuovo Welfare, con Città Sane (Rete Italiana OMS) e con l’ASPeF (Azienda Servizi alla Persona e alla Famiglia), l’incontro del 16 maggio vedrà tra l’altro la presentazione di un’indagine curata da Daniela Bucci e Roberto Fantozzi – rispettivamente direttore e ricercatore dell’Associazione Nuovo Welfare – nell’ambito del progetto sperimentale di definizione dei livelli essenziali di assistenza sociale promosso dal Comune di Mantova. Obiettivi principali della ricerca, adottare una metodologia condivisa per la definizione dei LEP (i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, appunto), realizzare un’analisi socio-demografica del territorio mantovano, ricostruire il sistema locale di offerta sociale e l’andamento della spesa comunale, trarre infine indicazioni per la definizione di LEP comunali.

Aperto dal sindaco di Mantova Fiorenza Brioni – che è anche presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Mantova – e dopo la presentazione della ricerca citata, il convegno potrà contare sulla partecipazione di Giordano Cavallari, direttore della Caritas Diocesana di Mantova (Bisogni, livelli essenziali costituzionali ed unità d’offerta per persone in condizioni di povertà nonché a rischio di emarginazione sociale), Elena Lattuada, responsabile regionale della CGIL Lombarda (Esperienze e proposte del sindacato), Sergio Silvotti, segretario del Forum Lombardo del Terzo Settore (Terzo Settore e politiche di welfare locale: le condizioni per l’esercizio della partecipazione e sussidiarietà), Giacomo Bazzoni, presidente del Dipartimento Politiche Sociali e Welfare dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) Lombardia (Il ruolo delle amministrazioni comunali nella definizione dei LEP) e Rosella Petrali, dirigente dell’Unità Operativa Sistema Sociale della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia (I LEP sociali nella normativa regionale). Concluderà i lavori, presentando anche alcune proposte operative, l’assessore Mara Gazzoni. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Segreteria Assessore al Welfare del Comune di Mantova, tel. 0376 376854, mara.gazzoni@domino.comune.mantova.it – Associazione Nuovo Welfare, tel. 06 69923377, info@nuovowelfare.it.
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