Il lavoratore disabile dev’essere una risorsa per la comunità

Verrà presentata a Roma il 25 maggio una ricerca realizzata dalla Fondazione LABOS per conto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che analizzando anche a livello internazionale la situazione riguardante i lavoratori con disabilità e quelli divenuti inabili in conseguenza di un infortunio o di una malattia professionale, punta al superamento di alcune criticità di funzionamento del sistema che impediscono tuttora la piena ed efficace realizzazione del programma costituzionale di tutela delle persone con disabilità

Persona in carrozzina lavora con la fiamma ossidricaIl Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, nell’ambito del Fondo Speciale Infortuni, ha affidato alla Fondazione LABOS (Laboratorio per le Politiche Sociali) il progetto denominato La ricollocazione in azienda dei lavoratori disabili e dei lavoratori divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale: lo sviluppo di un modello di buone prassi attraverso una ricerca comparata e un’azione valutativa. Attraverso la realizzazione delle attività previste in tale iniziativa, è stato possibile effettuare un’analisi comparata a livello nazionale e internazionale (coinvolgendo Francia, Spagna e Gran Bretagna), sia della normativa relativa ai disabili e ai lavoratori divenuti inabili durante lo svolgimento del rapporto, sia degli interventi realizzati al fine di ricollocare in azienda il lavoratore disabile e divenuto inabile.
Dai risultati ottenuti è stato possibile – grazie anche al confronto critico con un Gruppo di Esperti di Alta Valutazione (GVAS) – individuare le buone prassi riguardanti l’inserimento e la ricollocazione in azienda dei lavoratori disabili e dei lavoratori divenuti inabili in conseguenza di infortunio o malattia professionale e di elaborare un modello di buone prassi e un insieme di raccomandazioni che possono costituire uno spunto di riflessione per il perfezionamento del quadro normativo italiano e per il superamento di alcune criticità di funzionamento del sistema che attualmente impediscono la piena ed efficace realizzazione del programma costituzionale di tutela dei disabili.

Tutto ciò verrà presentato lunedì 25 maggio a Roma (CNEL, Consiglio Nazionale dell’Economia e del lavoro, Sala della Biblioteca, Viale David Lubin, 2, ore 10), durante il convegno denominato Il lavoratore disabile. Una risorsa per la comunità, che sarà aperto da Lorenzo Fantini, dirigente delle Divisioni III e IV, Salute e Sicurezza del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Sono poi previsti gli interventi di Stefano Signorini dell’ISPEL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro), di Arturo Maresca, ordinario di Diritto del Lavoro dell’Università La Sapienza di Roma, di Claudio Calvaruso, direttore scientifico della Fondazione LABOS, di Silvia Ciucciovino, associato di Diritto del Lavoro dell’Università dell’Aquila, di Ivan Callari, giurista in Diritto del Lavoro presso l’UDIMEC (Unione delle Industrie Metallurgiche dell’Isère, Francia), di Anne Marie Tibaudo, presidente della Cellula Dipartimentale di Mantenimento all’Impiego per le Persone Disabili nell’Isère, di Carolina Gala Duràn, spagnola, docente di Diritto del Lavoro e della Sicurezza Sociale, di Caroline Gooding, inglese, direttore a Londra di “Diversity Works” e di Ulisse Di Corpo, ricercatore della Fondazione LABOS.

Chiuderà i lavori una tavola rotonda, che oltre ai già citati Calvaruso e Ciucciovino, coinvolgerà Nina Daita (CGIL), Davide Cervellin (Società Tiflosystem), Mario Conclave (Italia Lavoro), Maria Cristina Dentici (ISPESL), Franco Deriu (ISFOL – Istituto per la Formazione Professionale dei Lavoratori), Francesco Facello (INAIL), Pietro Mercandelli (ANMIL – Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) e il vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Salvatore Nocera. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Fondazione LABOS, tel. 06 8543568, labos@fondazionelabos.org.
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