- Superando.it - https://www.superando.it -

Questa battaglia sembra vinta, ma tante altre ce ne sono da combattere!

Persona in carrozzina fotografata in bianco e nero, di spalle, guarda il mareChiamata pesantemente in causa con una lettera-esposto inviata da Salvatore Di Giglia, presidente dell’Associazione Sportiva-Culturale Pro H Aquile di Palermo ONLUS (il nostro sito se n’è occupato con il testo disponibile cliccando qui), la Società di Navigazione SNAV ha risposto assai tempestivamente, con un apprezzabile messaggio di scuse, ove si parla anche di alcuni interventi di adattamento che verranno presto attuati sulla nave “Sicilia”, che viaggia da Napoli e Palermo e viceversa.

Ma ricapitoliamo rapidamente la vicenda. È il 9 maggio e all’imbarco della citata nave “Sicilia” a Napoli, per il rientro a Palermo di numerose persone con disabilità – componenti della squadra di hockey in carrozzina elettrica delle Aquile – accade “semplicemente” che quelle stesse persone si trovino di fronte all’impossibilità di accedere al normale varco di imbarco passeggeri e che debbano entrare, con grande disagio, dal portellone adibito all’accesso degli automezzi. A quel punto, stante l’inaccessibilità dell’ascensore, solo grazie allo spostamento di una pedana-scivolo sistemata su un altro varco, le persone possono imbarcarsi “regolarmente”.
«Il perdurare della situazione di inaccessibilità che si registra presso la nave “Sicilia” – aveva scritto nella lettera-esposto il presidente delle Aquile di Palermo Salvatore Di Giglia – ed eventualmente presso le altre navi di codesta compagnia che si trovano in analoghe condizioni, continua a realizzare una concreta discriminazione, giuridicamente tutelabile a mente della Legge 67/06 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni)».
Veniva quindi chiesto alla SNAV «di provvedere immediatamente a realizzare le opere necessarie per rendere le navi accessibili a chiunque, affinché episodi analoghi non abbiano più a realizzarsi. In caso contrario – aveva concluso Di Giglia – questa Associazione si vedrà costretta, ai sensi dell’articolo 3 della Legge 67/06, a richiedere un provvedimento giudiziale diretto a far cessare la condotta discriminatoria (diretta o indiretta) realizzata dalla Compagnia nei riguardi delle persone disabili e la rimozione delle cause di inaccessibilità all’unità navale».

Ebbene, come detto, la risposta della SNAV è arrivata con rapidità, ciò che è stato certamente apprezzato dalle Aquile, e vi si parla testualmente di «scuse della società», puntualizzando di non aver mai avuto «alcuna intenzione di attuare qualsivoglia forma di discriminazione ai danni di alcun passeggero [grassetti nostri in questa e nelle successive citazioni, N.d.R.]».
Successivamente si ricorda che «da tempo la compagnia ha predisposto la realizzazione degli accorgimenti previsti dalle leggi vigenti in materia di adeguamento delle navi sociali alle disposizioni in materia di persone a mobilità ridotta, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato».
In tal senso si scrive che «a seguito della Vs doverosa e grave segnalazione, la compagnia si è subito attivata, per le rispettive competenze, al fine di dare propria realizzazione a tutte le ulteriori opere di adattamento necessarie sullo “SNAV Sicilia” per evitare che comunque episodi del genere si ripetano».
In particolare, viene spiegato, «si è operato in questi termini: al fine di rendere più agevole l’attraversamento del ponte dedicato all’imbarco di persone impossibilitate ad utilizzare lo scalandrone predisposto, si è provveduto a realizzare, all’interno del garage, un apposito corridoio su cui indirizzare gli eventuali passeggeri dal portellone fino agli ascensori per l’accesso ai ponti dedicati. Tale corridoio dedicato sarà opportunamente segnalato al fine di facilitarne l’individuazione, e munito di apposito tappeto atto ad eliminare le asperità derivanti dalle cingolature presenti in garage come antiscivolo per gli automezzi. Il vano di accesso all’ascensore sarà poi munito di apposito scivolo pedana aggiuntivo rispetto a quello già in dotazione alla nave, in modo da facilitare il passaggio di sedie a rotelle, sia del tipo normale che elettriche, oltre la soglia della porta tagliafuoco che separa il locale garage dall’ascensore stesso».
«Tali accorgimenti – conclude la lettera della SNAV, con una precisazione alquanto importante – sono in corso di realizzazione e tra pochi giorni saranno operativi». «Infine – si sottolinea ancora – si è operato un controllo anche sulle altre navi sociali».

Una “battaglia”, dunque, che sembra vinta, a fronte di tante altre simili a questa che restano però ancora tutte da combattere. Ed è proprio per questo, crediamo, che l’Associazione delle Aquile di Palermo – pur «prendendo positivamente atto dell’impegno della SNAV di rendere accessibile “nei prossimi giorni” e nei modi descritti la nave “Sicilia”, nonché di provvedere nell’immediato ad adottare le stesse misure con riguardo a tutte le navi della flotta» – sta valutando comunque, assieme al proprio legale, l’ipotesi di proseguire nella propria azione di richiesta di risarcimento, conferendo a tale iniziativa soprattutto un valore dimostrativo.
Il nostro sito, quindi, continuerà a seguire con attenzione gli ulteriori eventuali sviluppi di questa vicenda. (Stefano Borgato)

Per ulteriori informazioni: Associazione Sportiva-Culturale Pro H Aquile di Palermo ONLUS, tel. 091 7847493, aquiledipalermo@libero.it.
Please follow and like us:
Pin Share