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Accessibili ai disabili? Non sembra proprio

Espressione di grande perplessità, se non di irritazioneQuesta estate avevo promesso ai miei due figli di visitare alcuni parchi della Riviera Romagnola (Oltremare, Mirabilandia, Italia in Miniatura) e sono andato quindi alla ricerca di un hotel per passare un paio di giorni da quelle parti. Problema: mio figlio più grande è disabile in carrozzina e quindi la ricerca si presenta più difficoltosa. Navigando in internet, ho trovato il sito www.info-alberghi.com, contenente un lungo elenco di alberghi “accessibili ai disabili”. Dopo una ricerca relativamente lunga, sono riuscito a trovare posto all’Hotel Cannes di Bellaria, dal 20 al 22 agosto. Ovviamente, ho fatto presente la mia particolare situazione, precisando che non era necessario avere una camera attrezzata per disabili, ma che era sufficiente una camera sufficientemente ampia per una carrozzina e, soprattutto, che le porte fossero più larghe di 60 centimetri (la larghezza della carrozzina stessa). Alla fine mi è stato detto che erano disponibili due camere comunicanti e che per le misure non ci sarebbero stati problemi.

Al nostro arrivo la prima sgradita sorpresa: appena sceso dall’auto, infatti, ho notato che all’ingresso dell’albergo c’èra un gradino alto circa 20 centimetri. Ma, subito dopo, la seconda sgradita sorpresa: come se fosse una cosa normale, mi è stato detto che le due camere comunicanti non erano più disponibili e ci è stata proposta una (piccola) camera matrimoniale con un letto a castello, per altro all’esterno dell’albergo. Peccato, però, che per accedere alla stessa ci fossero un paio di gradini alti almeno un metro e che comunque la porta del bagno fosse alquanto stretta, tanto da non consentire l’accesso alla carrozzina. Vero è che ci hanno messo a disposizione una rampa in legno, ma talmente ripida che la carrozzina non andava su. In quella stanza, quindi, sono rimaste mia moglie e l’altra mia figlia. A me e mio figlio hanno dato un’altra (piccola) stanza all’interno dell’albergo, ma, altra sorpresa, la porta del bagno era troppo stretta e la carrozzina non ci passava. Alla fine, per mio figlio siamo stati costretti ad utilizzare il bagno comune in corridoio. Da notare, tra l’altro, che la porta dell’ascensore era appena più larga di 60 centimetri e che la carrozzina ci passava appena (per fortuna, altrimenti dove l’avrebbero fatto dormire?).

Ovviamente, abbiamo protestato con la direzione dell’albergo (che, per altro, è un discreto albergo, con i proprietari gentili e disponibili, come è tipico di quelle parti), in primo luogo perché le stanze non erano quelle per cui avevamo preso accordi (una telefonata per avvertire era chiedere troppo?) e in secondo luogo perché i disagi erano evidenti, soprattutto per mio figlio (che non poteva nemmeno uscire da solo dall’albergo per la presenza del gradino di cui sopra). Abbiamo chiesto, quindi, almeno uno sconto, ma non c’è stato nulla da fare e ho preferito tralasciare per non rovinare ulteriormente la piccola vacanza.
Non intendo però tralasciare sul fatto che l’Hotel Cannes non è affatto adatto ai disabili e non so chi lo abbia autorizzato (se qualcuno lo ha fatto) a “fregiarsi” del tipico simbolo dell’handicap, sia sulla sua insegna, sia nel suo sito internet che su quello di Hotel per disabili di Info Alberghi e chissà dove altro ancora. Chiedo quindi a chi di competenza di provvedere affinché quell’albergo non sia più considerato come accessibile ai disabili e sia vietato a esso di esporre il simbolo di accessibilità: è questo il nostro “risarcimento” per i disagi patiti in quei tre giorni e perché nessun altro si trovi nelle stesse nostre condizioni.

E vediamolo, allora, il sito “incriminato”, ovvero la sessione Hotel per disabili di InfoAlberghi, citata dal nostro lettore. Innanzitutto – rispetto a quest’ultima organizzazione – ci sembra trattarsi di una società che gestisce il servizio per conto delle associazioni di albergatori delle località della Riviera Romagnola prese in considerazione.
Proviamo dunque a leggere la presentazione dello spazio “Hotel per disabili”: «L’elenco alberghi per disabili della Riviera Romagnola fa parte del circuito del portale della Riviera Romagnola di Info Alberghi. Questa sezione è stata creata per aiutare l’utente a trovare un albergo della Riviera Romagnola per diversamente abili in Riviera. Il confort in vacanza è un alleato fondamentale del relax, prerogativa irrinunciabile di ogni vacanza che si rispetti. Perchè tale confort sia un diritto anche delle persone diversamente abili, è utile affidarsi a hotel e alberghi che prevedono soluzioni pensate appositamente per vacanze accessibili. Sulla Riviera Romagnola ne esistono molte, come vedrete scorrendo la lista degli hotel per disabili che segue. Si tratta di strutture diverse tra loro, ma con alcune importanti caratteristiche in comune. Innanzitutto, tra i criteri di accessibilità rientra di diritto la vicinanza al mare, senza la quale le vacanze rischiano di complicarsi ulteriormente. Poi, la presenza in hotel di caratteristiche idonee: nessun particolare dispositivo, montacarichi o sollevatore, ma spazi dotati di caratteristiche favorevoli. Ad esempio, porte spaziose, ambienti ampi e privi di gradini, stanze spaziose e arredate in modo comodo, servizi igienici conformi alle norme di accessibilità. Persone diversamente abili, disabili, portatori di handicap… tanti modi per definire una difficoltà motoria importante, un’unico [sic] bisogno per le vacanze: strutture adeguate per permettere una vacanza agiata e tranquilla. Le barriere architettoniche negli hotel di Riviera Romagnola possono essere rimosse per far posto a locali accessibili ai portatori di handicap negli alberghi di Riviera Romagnola. Gli hotel Riviera Romagnola accessibili ai disabili di seguito forniscono un’ospitalità senza più barriere, alberghi per portatori di handicap senza ostacoli e pensioni accessibili a tutti costituiscono il senso dell’accoglienza alberghiera nelle strutture per diversamente abili Riviera Romagnola».
«Soluzioni pensate appositamente per vacanze accessibili», si scrive, ma «pensate» insieme a chi? Alle persone con disabilità o alle varie organizzazioni esperte di Progettazione Universale (Universal Design)? A una rapida verifica con le associazioni del territorio, non risulta proprio.
E ancora, «nessun particolare dispositivo, montacarichi o sollevatore, ma spazi dotati di caratteristiche favorevoli. […] porte spaziose, ambienti ampi e privi di gradini, stanze spaziose e arredate in modo comodo, servizi igienici conformi alle norme di accessibilità»: beh, a giudicare da quanto ci racconta il nostro lettore, “questo paradiso” non sembra proprio reale, almeno per l’albergo cui si è rivolto.
E in ogni caso, quel che lascia molto perplessi – oltre al fatto che non capiamo perché si debba definire “accessibile” in assoluto un hotel che guarda solo alle «difficoltà motorie» e non a quelle sensoriali o intellettive – è che il portale indirizza ai siti di vari alberghi, in molti dei quali (da un nostro piccolo controllo “a campione”), nulla di specifico viene detto sulla disabilità e l’accessibilità, affidando quest’ultimo requisito esclusivamente al logo (in miniatura) con la persona in carrozzina, inserito insieme a molti altri nella sessione
Servizi in Hotel (vedere per credere).
Insomma, ci sembra che qui l’accessibilità per le persone con disabilità (tutti i tipi di disabilità) c’entri assai poco – come dimostrano le spiacevoli giornate vissute dal nostro lettore – pur ritenendo certamente un requisito gradevole la vicinanza al mare… Attendiamo smentite. (S.B.)

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