Contributi e patrocini solo ad eventi accessibili*

Non chiede fondi a società o aziende – l’Associazione Diritti Diretti di Chieti – ma un impegno a grandi, medie e piccole imprese (pubbliche, private, profi o non profit) a concedere contributi o patrocini solo a iniziative ed eventi senza barriere architettoniche, che ne permettano la fruizione a chi ha problemi motori e a mamme con bimbi nei passeggini. Il tutto tramite un protocollo d’intesa che se non rispettato, verrà immediatamente rescisso, comportando anche una penale

Persona in carrozzina davanti ad alcuni gradiniContributi e patrocini a eventi o iniziative di vario genere, sì, ma solo a quelle senza barriere architettoniche: è l’idea dell’Associazione Diritti Diretti di Chieti che ha promosso il progetto denominato Sponsor dei diritti – Sosteniamo solo eventi accessibili, allo scopo di creare un gruppo formato da grandi, medie e piccole imprese (pubbliche, private, profit, non profit), pronte a sottoscrivere un protocollo d’intesa, attraverso il quale si impegnino a concedere contributi o patrocini solo a iniziative ed eventi senza ostacoli che permettano o la fruizione a chi ha problemi motori (persone con disabilità, anziani o semplici infortunati) e a mamme con bimbi nei passeggini.
«La partecipazione al progetto – come ricordano gli stessi responsabili dell’associazione – è totalmente gratuita e avviene attraverso la sottoscrizione di un modulo in cui l’ente si impegna semplicemente a inserire una clausola nella concessione dei suoi contributi o patrocini, per specificare che l’iniziativa deve rispondere alle norme vigenti in materia di diritto alla mobilità, ovvero essere realizzata in assenza di barriere architettoniche. In cambio di questo suo impegno, l’aderente ottiene dalla nostra Associazione il riconoscimento di “Azienda a forte responsabilità sociale” tramite un “bollino di qualità” registrato presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura».

Va detto ancora che al fine di evitare facili speculazioni, il mancato rispetto del protocollo d’intesa comporterà la risoluzione di diritto dello stesso (con decorrenza immediata) e l’obbligo di versare all’Associazione Diritti Diretti, a titolo di penale, la somma di 5.000 euro, che sarà investita in attività associative.
«La novità di questo progetto – sottolinea Simona Petaccia, presidente di Diritti Diretti – sta nel fatto che alle società o alle aziende non si chiedono fondi, ma semplicemente un impegno pratico per l’abbattimento delle barriere nei luoghi ove si organizzano eventi. La speranza è che l’idea venga recepita dal maggior numero di aziende e che possa anche diventare un mezzo per aumentare il turismo accessibile nella nostra regione».

*Testo pubblicato da «Redattore Sociale» con il titolo “Contributi solo agli eventi accessibili”, e qui ripreso, con lievi adattamenti, per gentile concessione.

Per ulteriori informazioni: Associazione Diritti Diretti ONLUS, numero verde gratuito 800 910580 (lunedì-venerdì, ore 10-13, 15-18), info@dirittidiretti.it.
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