Prolunghiamo (in piscina) i vantaggi dell’estate per i disabili gravi

Proprio a questo mira il mini-corso di idrochinesiterapia, promosso a Pietra Ligure (Savona), dalla locale Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Santa Corona, in collaborazione con l’ABC Liguria (Associazione bambini Cerebrolesi) e con l’Associazione DopoDomani ONLUS di Loano. L’iniziativa punta a fornire sufficienti informazioni e manualità alle persone con disabilità anche gravi e ai loro familiari, consentendo di usufruire della piscina in sicurezza e tranquillità

Bimbo con disabilità in piscina insieme a una donna adultaIn queste ultime estati si è assistito a un progressivo aumento di servizi o strutture balneari dotate di ausili adeguati (le cosiddette “carrozzine da mare”) che permettono a una persona con disabilità anche gravissima di fare il bagno. Analogo servizio viene svolto nelle piscine, attrezzate almeno con elevatori, utilizzabili anche nelle altre stagioni.
Normalmente questo è a carico degli Enti e viene realizzato tramite operatori di cooperative oppure direttamente dallo stabilimento balneare.

Ebbene, se alla vigilanza sulla sicurezza della persone con disabilità in acqua di solito provvede il tradizionale bagnino, chi si occupa però della sua gestione diretta, ove non esista alcuna forma di autonomia personale?
Per dare risposta a tale esigenza, e per prolungare in tutto l’anno i vantaggi dell’estate – almeno in piscina – si è pensato a un mini-corso di idrochinesiterapia per persone con disabilità grave, congiuntamente ai loro familiari e con l’obiettivo di fornire una sufficiente informazione e manualità nelle manovre in acqua.
L’idrochinesiterapia è infatti da tempo diffusamente accettata, sia come mezzo riabilitativo-terapeutico, sia come strumento ludico-sportivo e di inclusione sociale per le persone con grave disabilità. Dal punto di vista clinico si può ottenere una riduzione della spasticità e del dolore, un aumento del grado di ampiezza di movimento delle articolazioni, un maggiore equilibrio e anche facilitazioni delle reazioni posturali. Dal punto di vista psico-sociale, poi, la partecipazione della persona con disabilità e della sua famiglia ad attività quali la vita di spiaggia o la frequenza di una piscina rappresenta senz’altro un importante traguardo di integrazione.

Il corso si svolgerà presso la piscina dell’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, diretta da Antonino Massone, con la collaborazione dell’ABC Liguria (Associazione Bambini Cerebrolesi), dell’Associazione DopoDomani ONLUS di Loano (Savona) e grazie al finanziamento del Distretto SocioSanitario Finalese. (Giorgio Genta – ABC Liguria)

Per ulteriori informazioni: ABC Liguria, tel. 349 6205015, abclig@tin.it.
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