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I disabili al «banco dei pegni» della Regione Campania

Marchio con disabilità fotografato sull'asfalto con il grandangolo, in bianco e neroLa mobilitazione permanente annunciata nei giorni scorsi da numerose associazioni della Campania, con un documento ripreso anche dal nostro sito (si legga cliccando qui il testo Mobilitazione permanente per le associazioni della Campania), vivrà venerdì 30 ottobre un nuovo importante momento, con una manifestazione promossa davanti alla sede della Giunta Regionale Campana (Via Santa Lucia, ore 10), che proprio in quel giorno dovrebbe licenziare il testo della Legge Finanziaria Regionale, «in anticipo rispetto alla prassi», come riferisce Federico Minutillo, presidente della Lega per i Diritti degli Handicappati di Napoli, presso la cui sede le organizzazioni si sono riunite.

Le iniziative di protesta – va ricordato – sono iniziate già nel mese di agosto, dopo l’approvazione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 1267 del 16 luglio 2009, che secondo le associazioni di persone con disabilità «ha presentato una proposta iniqua di regolamento per la “Compartecipazione al costo delle prestazioni erogate nell’ambito di percorsi assistenziali integrati di natura socio-sanitaria delle persone con handicap permanente grave e dei soggetti ultrasessantacinquenni e cittadini affetti da demenza”».
Tale problema si è aggiunto a questioni denunciate già da tempo, quali – molto semplicemente – la «totale dimenticanza delle persone con disabilità da parte della Regione Campania» e una «qualità e quantità estremamente bassa dei servizi e delle prestazioni sociali e socio-sanitarie erogate nella Regione, con una distribuzione territoriale disomogenea».
Tutti argomenti e istanze – i medesimi del documento inizialmente citato – ripresi in una lettera inviata al presidente della Regione Antonio Bassolino, agli assessori al Bilancio Mariano D’Antonio, alle Politiche Sociali Alfonsina De Felice e alla Sanità Mario Santangelo, oltre che a tutti i consiglieri regionali, ove si conclude con le seguenti richieste da parte delle associazioni firmatarie:
«– ritirare la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1267 del 16 luglio 2009, la cui interpretazione da parte di alcune ASL rischia di avviare il meccanismo di compartecipazione alla spesa delle prestazioni senza un regolamento regionale condiviso con le associazioni. In assenza di iniziative concrete impugneremo tale deliberazione in ogni sede, denunciandone pubblicamente l’iniquità;
– predisporre nel prossimo Bilancio Regionale adeguati stanziamenti per il Fondo Socio Sanitario, in modo che sia coperta l’intera quota di compartecipazione alla spesa dei servizi e finanziare con fondi appropriati la Legge Regionale 11/07 sulla dignità sociale;
– definire un sistema di monitoraggio dei servizi e delle prestazioni erogate, in modo da identificare la tipologia e il costo dei servizi essenziali, la quantità e la qualità delle prestazioni erogate, il numero degli aventi diritto e dei beneficiari».

Provocatoriamente – segnaliamo in conclusione – la manifestazione del 30 ottobre si chiamerà I disabili al banco dei pegni della Regione Campania, con le persone coinvolte e i loro familiari che presenteranno, come segnala ancora Federico Minutillo, «al “titolare del banco dei pegni della Campania” oggetti preziosi, denaro e altro, per poter continuare, dopo la Deliberazione della Giunta dell’estate scorsa, a frequentare i centri riabilitativi e a fruire delle prestazioni sociosanitarie». (S.B.)

La lettera inviata al presidente della Regione Campania e agli altri esponenti istituzionali è stata firmata unitariamente da: Federhand-Onlus/FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap); UIC (Unione italiana Ciechi e Ipovedenti); ENS (Ente Nazionale Sordi)-Consiglio Regionale della Campania; Associazione Tutti a Scuola; Associazione Genitori per la Tutela dell’Handicap; Associazione Andare Oltre; Associazione Sollievo; Associazione Nuovi Orizzonti; Associazione Diamoci la Mano; Associazione Superabile; Lega per i Diritti degli Handicappati; ACISB (Associazione Campana Idrocefalo e Spina Bifida), Associazione Italiana Malati Alzheimer.

Sulla situazione della Campania segnaliamo anche – sempre nel nostro sito – i recenti testi intitolati Quale futuro per i disabili in Campania?, disponibile cliccando qui, Scovati in Campania i responsabili del buco della Sanità: i disabili gravi!, disponibile cliccando quiEcco perché la Regione Campania ha tassato disabilità, vecchiaia e demenza, disponibile cliccando qui, Compartecipazione alle spese in Campania: un breve comunicato non basta, disponibile cliccando qui e Mobilitazione permanente per le associazioni della Campania, disponibile cliccando qui.

Per ulteriori informazioni: Federico Minutillo (feminut@tin.it).

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