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Cooperazione internazionale e disabilità

Donne con disabilità in AfricaL’impegno della città di Modena sui temi della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale si concretizza anche nell’importante ambito della formazione universitaria, come dimostra l’attivazione del Master in Cooperazione Internazionale di primo livello – proposto appunto dall’Università di Modena e Reggio Emilia – denominato Progettazione e gestione degli interventi, Disabilità, Emergenze, evoluzione di un percorso nato all’interno dello stesso Ateneo, attraverso la collaborazione di numerosi Dipartimenti e Facoltà.
Una collaborazione, questa, che ha permesso nel 2008 di creare anche il Centro Universitario di Servizi per la Cooperazione allo Sviluppo (CUSCOS), struttura che ha iniziato la propria attività cercando di mettere in rete e di razionalizzare le offerte formative già esistenti nell’ambito della Cooperazione Internazionale.

Il progetto formativo del nuovo Master – le cui iscrizioni scadranno il 6 novembre prossimo – è costituito da tre indirizzi, con Disabilità ed Emergenze che si pongono in continuità con i Master attualmente in corso, mentre è stato aggiunto un terzo indirizzo (Progettazione e gestione degli interventi), con l’obiettivo di integrare la formazione di base fornita attraverso il Corso per Volontari della Cooperazione del Comune di Modena, creando percorsi di scambio tra le due proposte formative, consentendo la continuazione del corso per volontari come parte del percorso di Master e al contempo avviando lo spazio per una formazione professionalizzante più ampia e articolata.

Per quanto riguarda lo specifico indirizzo della Disabilità, «il Master – come si legge nel bando – si propone di formare esperti in grado di analizzare processi complessi ed elaborare progetti di cooperazione internazionale, tenendo in particolare considerazione la presenza, assai diffusa nei Paesi in via di sviluppo, di soggetti con disabilità. I progetti da loro realizzati saranno in grado di considerare le diverse tipologie di deficit e le reali necessità in base al contesto socio-culturale del Paese in cui essi si trovano ad operare. Il diplomato sarà in grado di elaborare progetti e renderli attuativi favorendo l’inclusione sociale, scolastica e lavorativa dei soggetti più deboli e spesso emarginati, pianificando interventi che migliorino il genere di vita dell’intera popolazione». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: tel. 338 1459214 (Ilaria Leonardi, Segreteria del Master), mastercooperazione@unimore.it.
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