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La mia vita vera è incominciata a trent’anni!

Donata Vivanti, vicepresidente dell'EDF (European Disability Forum), ha partecipato alla Conferenza del 3 dicembre a BruxellesIn occasione della Giornata Europea delle Persone con Disabilità, il 3 dicembre scorso la Commissione Europea, in collaborazione con l’European Disability Forum (EDF), ha organizzato a Bruxelles una conferenza internazionale aperta ai rappresentanti del movimento delle persone con disabilità e a una serie di esponenti istituzionali, centrata sul tema Creare le condizioni per la vita indipendente. Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di contribuire innanzitutto a una migliore conoscenza e comprensione delle basi stesse necessaria alla vita indipendente delle persone con disabilità e in particolare l’autonomia da un punto di vista economico, i servizi nella propria comunità e le tecnologie assistive.
Delegati a condurre l’incontro – da parte di Vladimir Špidla, commissario europeo per il Lavoro, gli Affari Sociali e le Pari Opportunità – sono stati lo spagnolo Juan Carlos Ramiro Iglesias e il belga Jean-Marc Delizée.

Creare le giuste condizioni per una vita indipendente delle persone con disabilità – è stato detto innanzitutto – è un processo assai complicato che richiede azioni concrete a tutti i livelli politici – internazionale, europeo, nazionali, regionali e locali – e il coinvolgimento delle varie parti interessate, incluse le organizzazioni di persone con disabilità, le autorità locali, i governi nazionali e i responsabili continentali, rispetto ai quali – nella giornata di Bruxelles – l’EDF ha voluto evidenziare l’importante contributo che possono dare.
Come “organizzazione ombrello” del movimento europeo delle persone con disabilità e delle loro famiglie – che rappresenta le istanze di ben 65 milioni di cittadini del vecchio continente – l’EDF ha voluto poi presentare una dichiarazione finale, con diciannove proposte concrete, per migliorare le politiche europee in ambito di vita indipendente, diciannove esattamente come il numero dell’articolo della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, dedicato a Vita indipendente ed inclusione nella società.
Il tema di quest’ultimo articolo, infatti, fa riferimento a diritti che stanno proprio “al cuore del problema”, costituendo le vere basi che possono consentire di arrivare all’uguaglianza e alle pari opportunità in ogni sfera della vita. E tuttavia, perché ogni persona con disabilità possa realmente arrivare a goderne, sono necessari una serie di cambiamenti fondamentali in molti settori della società. Erzsebet Szollosi, altra vicepresidente dell'EDF presente il 3 dicembre a BruxellesLa vita indipendente, infatti, richiede che all’interno della propria comunità i servizi di supporto siano utilizzabili, che la comunità stessa sia fisicamente accessibile – a partire dagli edifici pubblici o ad uso pubblico – e che quei servizi siano naturalmente aperti alle persone con disabilità. Ben si comprende, dunque, come la realizzazione del diritto alla vita indipendente sia una delle chiavi principali per arrivare a una piena implementazione della Convenzione ONU.

Donata Vivanti, vicepresidente dell’EDF, pur salutando con soddisfazione la decisione dell’Unione di ratificare la Convenzione ONU come organizzazione a sé stante (il nostro sito ne ha dato notizia con il testo disponibile cliccando qui), ha però sottolineato il proprio disappunto nell’apprendere che la Commissione Europea darà attuazione a politiche volte a rendere vincolanti i princìpi della Convenzione stessa soltanto quando tutti i singoli Stati membri avranno a loro volta proceduto alla ratifica (sinora l’hanno fatto l’Austria, il Belgio, la Danimarca, la Germania, la Gran Bretagna, l’Italia, il Portogallo, la Repubblica Ceca, la Slovenia, la Spagna, la Svezia e l’Ungheria, mentre mancano ancora la Bulgaria, Cipro, l’Estonia, la Finlandia, la Francia, la Grecia, l’Irlanda, la Lettonia, la Lituania, Lussemburgo, Malta, i Paesi Bassi, la Polonia, la Romania e la Slovacchia).
«Sollecitiamo dunque – ha concluso Vivanti – l’attuale Presidenza Spagnola dell’Unione Europea a lavorare per l’implementazione della Convenzione da parte dell’Unione Europea, senza ulteriori indugi».

Tornando al tema centrale della conferenza, Erzsebet Szollosi, altra vicepresidente dell’EDF, ha dichiarato che «la vita indipendente è un diritto fondamentale e una delle opzioni sulle quali dovremo maggiormente batterci con le Istituzioni».
Una bella testimonianza è arrivata infine da Senada Halicevic, presidente dell’Associazione di Autotutela della Crozia (Udruga za Samozastupanje), membro di Inclusion Europe, che ha raccontato: «La mia vera vita è incominciata a trent’anni ed esattamente il giorno in cui ho lasciato l’istituto dove vivevo, per andare a condurre l’esistenza che volevo io. Tutte le persone con disabilità istituzionalizzate dovrebbero avere l’opportunità di incominciare la loro vita vera!».

*Traduzione e adattamento a cura della redazione di Superando di una nota prodotta dall’Ufficio Stampa e Comunicazione dell’EDF (responsabile: Aurélien Daydé aurelien.dayde@edf-feph.org). Il testo integrale dell’intervento prodotto da Donata Vivanti a Bruxelles è disponibile (in inglese) cliccando qui.

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