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Diffondere nelle scuole i princìpi della Convenzione

Ragazza in carrozzina insieme a compagne di scuolaÈ stato avviato nei giorni scorsi, presso la Scuola per l’Europa di Parma, il progetto Relazioni senza barriere, iniziativa promossa dall’Agenzia alle Politiche a favore dei Disabili del Comune emiliano, in collaborazione con la locale Cooperativa Eidè.
Si tratta, in realtà, della seconda annualità di un progetto più ampio con cui l’Agenzia organizzatrice ha voluto concretizzare l’impegno assunto di «accrescere la consapevolezza riguardo alle persone con disabilità e ai diritti delle persone con disabilità» – come recita l’articolo 8, comma 2d della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità – partendo dalla sensibilizzazione dei giovani nella scuola.
Tale impegno, infatti, era stato preso quando l’Amministrazione Comunale di Parma, nell’ottobre del 2007, durante una seduta del Consiglio Comunale, aveva approvato all’unanimità l’Ordine del Giorno n. 47, riguardante appunto l’applicazione della Convenzione ONU.
Continua dunque l’impegno dell’Agenzia delle Politiche a favore dei Disabili di Parma nel promuovere e sensibilizzare la cittadinanza verso un senso civico inclusivo e accogliente: in tal senso è molto importante promuovere anche nella scuola “culture” capaci di costruire società inclusive, che offrano a tutte le diversità umane la possibilità di essere tutelate e valorizzate, contribuendo a uno sviluppo inclusivo basato sulla pace e la giustizia sociale, valori che parlano a tutti i popoli del mondo.

«Sicuramente – ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche in favore dei Disabili Giovanni Paolo Bernini, nel suo intervento durante la presentazione del progetto – la scuola è un veicolo importantissimo ed efficace per sensibilizzare e avvicinare i bambini e i ragazzi – e di conseguenza le famiglie – a princìpi e valori di non discriminazione: solo così è possibile creare un vero cambiamento culturale».
«Sono molto contento – ha aggiunto Bernini – di lanciare questo progetto di divulgazione della Convenzione nelle scuole e di farlo proprio nella Scuola per l’Europa, prima di tutto perché il Consiglio dell’Unione Europea ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità il 26 novembre scorso, creando un vero e proprio “precedente”, poiché si tratta del primo Trattato sui Diritti Umani ratificato dall’Unione come organismo a sé stante» [di questo si legga nel nostro sito cliccando qui, N.d.R.].

Nell’Unione Europea – vale la pena ricordarlo – vivono 65milioni di persone con disabilità, ovvero più del 10% della popolazione complessiva dell’Europa a 27. In conseguenza della ratifica della Convenzione, tutte le Istituzioni dell’Unione stessa dovranno tenere in considerazione i valori della Convenzione in ogni politica di loro competenza, incluse quelle di cooperazione allo sviluppo. Inoltre, tutti gli Stati Membri saranno vincolati a rivedere legislazioni e programmi nazionali in maniera coerente con la Convenzione.
In Europa – oltre che dall’Italia – il Trattato è già stato singolarmente ratificato da Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria (Paesi dell’Unione), oltre che da Croazia, San Marino e Serbia.
«Lo spirito che anima la Scuola per l’Europa di Parma – ha sottolineato ancora l’assessore Bernini – è lo stesso che anima la voglia di inclusione della nostra società. Nella Dichiarazione del 9 maggio 1950 Robert Schuman disse: “L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto” [da quella Dichiarazione prese il via il processo di integrazione europea. Schuman era il ministro degli Esteri francese, N.d.R.]. E anche la Scuola per l’Europa è una realizzazione concreta per “fare” l’Europa. Possa essa testimoniare che “la diversità” nell’unità, vissuta nel promuovere culture diverse, seppure nell’armonizzazione di piani di studio, programmi, orari, è possibile, così com’era nel sogno di Schuman, di Konrad Adenauer, di Alcide De Gasperi, di Altiero Spinelli e di Jean Monnet».

«Come la Scuola Europea – ha concluso Bernini – anche la nostra Agenzia Disabili si occupa di diversità: infatti siamo tutti diversi, la diversità ci appartiene. La società deve prendere atto della sua complessità: cresce cioè la consapevolezza che siamo tutti diversi, e altresì tutti vogliamo sentirci parte di una comunità. Il processo educativo sui diritti delle persone con disabilità va inteso come promozione di valori fondamentali su cui costruire la reale funzione educativa della scuola. Costruire quindi spazi e culture adatti a tutti, indipendentemente dallo stato fisico, dall’appartenenza a una cultura o a un Paese e modificare quella mentalità sociale che categorizza le persone. Insieme vogliamo farci promotori di culture capaci di accogliere le diversità, tutte».

Da segnalare infine che all’incontro di Parma era presente anche – gradito ospite – Matteo Schianchi, autore del bel libro La terza nazione del mondo, sul quale abbiamo già avuto modo di soffermarci più volte nei mesi scorsi (se ne legga ad esempio cliccando qui, qui e qui). (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Agenzia alle Politiche a favore dei Disabili del Comune di Parma (Benedetta Squarcia), tel. 0521 218057, ufficio.stampa@comune.parma.it.
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