Quale via per l’inclusione?

Le conquiste dell’inclusione scolastica non sembrano mai definitive: negli ultimi anni, infatti, continui e frammentari interventi hanno reso più complessa la ricerca di una via efficace e in particolare gli ultimi interventi sull’organizzazione della scuola e il ripensamento delle sue finalità istituzionali, del senso dell’apprendere, dei sistemi di valutazione e dell’attribuzione di risorse, sembrano rendere il contesto inclusivo più confuso e disorientante. Se ne discuterà il 6 febbraio a Roma, nel corso del tradizionale seminario di studi (gratuito e aperto a tutti), promosso dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), forte delle preziose acquisizioni ottenute con il proprio Sportello per l’Inclusione Scolastica

Bimbo in carrozzina a scuolaSi terrà sabato 6 febbraio a Roma (Grand Hotel Palatino, Via Cavour, 213, ore 8.30-18) la sesta edizione dell’annuale seminario di studio sull’inclusione scolastica, promosso dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che si intitolerà Da 0 a 6. Nella complessità dell’attuale situazione scolastica, quale via per l’inclusione?.
«Tramite lo Sportello per l’Inclusione Scolastica – spiegano Roberto Speziale e Lilia Manganaro, che dell’ANFFAS sono rispettivamente presidente nazionale e consigliere nazionale con Delega alle Politiche per l’Inclusione Scolastica – la nostra Associazione ha perseguito negli ultimi anni, con costanza, l’obiettivo di contribuire a informare e formare genitori, insegnanti e operatori sociali sui diversi aspetti della vita della persona con disabilità all’interno della scuola. Una precoce e corretta inclusione scolastica è infatti indispensabile per arrivare a una vera realizzazione di tale processo e alla presa in carico da parte dell’intera comunità delle dinamiche che riguardano gli alunni con disabilità».
«E tuttavia – continuano Speziale e Manganaro – questo appare un processo mai concluso, dove le conquiste non sembrano mai definitive. Negli ultimi anni, infatti, continui e frammentari interventi sul sistema scolastico hanno reso più complessa la ricerca di una via efficace per l’inclusione e in particolare gli ultimi interventi sull’organizzazione della scuola e il ripensamento delle sue finalità istituzionali, del senso dell’apprendere, dei sistemi di valutazione e dell’attribuzione di risorse, sembrano rendere il contesto inclusivo più confuso e disorientante. Significativi, a tal proposito, sono da una parte la recente Riforma, dall’altra le Linee Guida Ministeriali sull’Integrazione, che contengono una dicotomia tra risorse erogate e princìpi mai messi in discussione».

Rimane dunque un punto fermo il percorso lungo il quale lo Sportello dell’ANFFAS ha accompagnato le famiglie nella conquista di una riconosciuta funzione di collaborazione e di controllo sui processi inclusivi nella scuola e in tal senso gli organizzatori del seminario del 6 febbraio si propongono con tale appuntamento di stimolare il riconoscimento e la valorizzazione di quanto negli anni è stato conquistato. «Princìpi e processi – secondo Speziale e Manganaro – che ormai appartengono alla cultura del Paese e che vanno riaffermati per stimolare a una ricerca continua e condivisa di possibili vie per l’inclusione in una scuola che, in questo momento, vive comunque una profonda trasformazione. La domanda da cui ripartire è in sostanza: “Quali e quanti spazi, oggi nella scuola, sono possibili per le  persone con disabilità?“».
Il confronto attivo tra i soggetti coinvolti a vario titolo nei processi di inclusione scolastica e la struttura capillare dell’ANFFAS consentiranno per altro di conferire all’iniziativa una dimensione non solo nazionale, ma anche regionale e locale.

Dopo i saluti delle autorità, ad aprire la giornata di Roma sarà Maddalena Borigo, presidente dell’ANFFAS Veneto e dell’ANFFAS di Padova, seguìta dalla citata Lilia Manganaro, da Roberta Caldin, docente di Pedagogia Speciale all’Università di Bologna, da Michele Imperiali, presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dell’ANFFAS e da Luigi D’Alonzo, docente di Pedagogia Speciale all’Università Cattolica di Milano.
Successivamente è prevista una tavola rotonda coordinata da Manganaro (e con la partecipazione di Caldin e D’Alonzo), che vedrà le varie opinioni a confronto, oltre alle testimonianze di Ottaviano Lorenzoni, Marina Mancin, Paola Rallo e Roberto Ricciardi. Le conclusioni finali saranno affidate al presidente nazionale dell’ANFFAS Roberto Speziale. (S.B.)

L’iscrizione al seminario è gratuita e aperta a tutti. Per informazioni: Area Comunicazione e Politiche Sociali ANFFAS (Roberta Speziale), tel. 06 3611524 (interno 15), roberta.s@anffas.netnazionale@anffas.net.
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