Buoni taxi: questa volta scendiamo in piazza

Proprio negli ultimi giorni del 2009 avevamo raccontato come le associazioni di Torino fossero pronte a scendere in piazza per i buoni taxi e ora quel momento arriverà l’8 febbraio, con la manifestazione organizzata dal Coordinamento Interassociativo Disabilità davanti al Comune del capoluogo piemontese, per chiedere la revisione di una Delibera discriminatoria, riguardante appunto l’assegnazione dei buoni taxi

Particolare di un taxiÈ stato convocato per lunedì 8 febbraio (ore 16-18), un presidio davanti al Municipio di Torino (Piazza Palazzo di Città, 1) per la più volte dibattuta questione dei buoni taxi [il nostro sito se n’è occupato il 30 dicembre scorso con il testo intitolato A Torino le associazioni pronte a scendere in piazza per i buoni taxi, disponibile cliccando qui, N.d.R.], manifestazione organizzata dal C.D. Torino (Coordinamento Interassociativo Disabilità Torino).
Si può dire infatti che la misura sia ormai colma, dopo mesi di incontri fra le associazioni e il Comune di Torino, dove sono state proposte soluzioni rimaste inascoltate, mentre la Giunta ha saputo solo approvare una delibera discriminatoria sui nuovi criteri per l’assegnazione dei buoni taxi. In breve, i 300 nuovi utenti (su 1.600 ancora in attesa) che usufruiranno del servizio potranno avere un numero massimo di buoni taxi pro capite al mese di 30 anziché 45 e un numero minimo di 6 anziché 10. Per l’orario di utilizzo, poi, si paventa la riduzione alla sola fascia oraria dalle 7 alle 21, con l’esclusione della domenica e dei festivi. E tutto ciò tenendo conto che per sopperire alla carenza di buoni, le persone con disabilità non possono nemmeno contare sui trasporti pubblici, i quali non sono ancora del tutto accessibili in città.

Con l’iniziativa dell’8 febbraio – alla quale sono convocate tutte le persone con disabilità e le associazioni a vario titolo coinvolte nelle tematiche della disabilità – si chiederà con forza:
1) la prosecuzione del servizio di trasporto mediante taxi e mezzi attrezzati con le caratteristiche di adesso, immettendo i nuovi aventi diritto in modo paritario rispetto agli attuali utenti;
2) la riorganizzazione del servizio e il suo miglioramento a partire da quanto proposto in un recente documento presentato dal C.D. Torino;
3) l’individuazione di ulteriori risorse, stante il progressivo aumento del numero di persone in condizione di disabilità;
4) che il servizio di trasporto dedicato alle persone con disabilità rientri all’interno del TPL (Trasporto Pubblico Locale);
5) l’avvio immediato del Tavolo di Concertazione – formalmente costituito e permanente – tra le associazioni e il Comune, coinvolgendo anche tutti gli altri attori che a vario titolo si occupano dei trasporti delle persone con disabilità, intesi come parte organica dell’intero Servizio di Trasporto Pubblico Locale.

Una questione dunque che, pur essendo ormai divenuta annosa, propone continuamente nuovi “colpi di scena”, purtroppo sempre a sfavore delle persone in difficoltà.

*Comitato Interassociativo Disabilità Torino, composto dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), dalle Federazioni FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e dalle Associazioni ADN (Associazione Diritti Negati), AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici), ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), ANMIC (Associazione Nazionale Invalidi e Mutilati Civili), APISB (Associazione Piemontese Spina Bifida e Idrocefalo), APRI (Associazione Piemontese Retinopatici ed Ipovedenti), CP (Coordinamento Para-Tetraplegici del Piemonte), CUMTA (Comitato Utenti Mezzi di Trasporto Accessibile), UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).

Per ulteriori informazioni: tel. 011 3188285, cd.torino@hotmail.it.
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