Vi sono una serie di acronimi (CINCA, TRAPS, HIDS, CAPS, FMF, MWS, FCU, PEAPA, PAPA, MAPS, MAIS e FUO, solo per citarne alcuni) dal significato quanto mai criptico, che pur essendo stati adottati per rendere più semplici i nomi di malattie troppo lunghe da dire o da ricordare, rischiano paradossalmente di mantenere ancora troppo lontano dai medici e dai pediatri di base quel gruppo di Malattie Rare costituito dalle Febbri Periodiche – note anche, da qualche anno, come Sindromi Autoinfiammatorie – e dalle Febbri di Origine Sconosciuta.
Dal 2006 a occuparsi in Italia di tali problemi vi è l’AIFP (Associazione Italiana Febbri Periodiche), aderente a UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattia Rare), che si prefigge di portare questo gruppo di Malattie Rare all’attenzione dei medici, attraverso la propria attività di sensibilizzazione e informazione. Tali patologie, infatti, sono presenti nella popolazione italiana, ma ancora ben poco note alla comunità medica e per questo poco diagnosticate o diagnosticate solo dopo molti anni dalla comparsa dei sintomi e dopo gravi disagi e sofferenze per i pazienti, spesso costretti a “girovagare” per molti ospedali, prima di ottenere delle risposte. «Non conoscerne l’esistenza – sottolinea pertanto Paolo Calveri, presidente dell’AIFP – rende ancora impossibile la diagnosi, pur trattandosi di malattie che, se conosciute, sarebbero di per sé “facili da sospettare”».
Proprio con l’obiettivo principale di dipanare il groviglio di informazioni che riguardano le Febbri Periodiche e quelle di Origine Sconosciuta, l’AIFP ha promosso per sabato 10 aprile a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso (Sala Convegni Centro Sociale di Piazza Donatori di Sangue, 1, ore 9) il convegno denominato Le Febbri di Origine Sconosciuta (FUO) e le Febbri Periodiche. All’incontro – aperto a tutti – interverranno una serie di specialisti provenienti dai Centri Universitari di Milano, Padova, Parma, Roma e Trieste. (S.B.)
