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Una sorta di Youtube monotematico sulla sindrome di Down*

Immagine di Luca Nizzoli, appartenente alla mostra dell'AGPD «Un passo dopo l'altro» (per gentile concessione)Far conoscere attraverso immagini video le varie sfaccettature della realtà delle persone con sindrome di Down. Si prefigge questo il sito www.downtv.org, realizzato dalla fondazione italo-spagnola Invest for Children, che ha la propria sede principale a Barcellona e che ha un ufficio anche a Milano.
Down TV è una piattaforma interattiva – viene spiegato nel portale – «che si prefigge di coprire una vasta selezione di video relativi alla trisomia 21», la sindrome di Down, appunto. Il risultato è una vasta gamma di argomenti che cerca di rispondere a molte delle domande che ci si pone su questo tipo di disabilità.
Il portale, nel dettaglio, contiene video dedicati a temi sociali, medicina, lavoro, educazione, sport e altri temi e va detto che tutti possono caricare video, autoprodotti e non solo, con tanto di istruzioni per l’uso. Insomma, un collettore, una sorta di Youtube monotematico.

Numerose sono le esperienze e le storie che vengono raccontate sempre rigorosamente tramite video. E poi notizie, come quella relativa all’ippoterapia, o il reportage del fotografo (ancora immagini) che per un mese ha accompagnato la giovane Down Laia nella sua quotidianità. Svago e tempo libero sono raccontati con video di concerti, mentre una rubrica intitolata Insulti è stata realizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’uso del termine “mongoloide”.
Altri temi sono quelli legati alla medicina e alla ricerca e spazio viene dedicato al lavoro delle persone con disabilità, in particolare con il tipo di disabilità legato alla sindrome di Down. A questo proposito il sito ospita il video di un imprenditore italiano, Antonio Bazzucchi, che lancia un messaggio alle imprese per l’assunzione di disabili. «Non è un’opera di beneficenza, perché queste persone lavorano!». Anzi – evidenzia con convinzione Bazzucchi – «sono dei meravigliosi anticorpi all’interno dell’azienda, sono necessari per aggiustare alcune malattie dell’azienda, e questo non ha valore monetizzabile. In riunioni e confronti, poi, quando sono presenti, loro formulano delle riflessioni davanti alle quali ti chiedi: perché non ci avevo pensato?». Ma cosa ha fatto avvicinare con tale attenzione Bazzucchi al mondo della disabilità? «Credo che sia la ricerca della normalità, delle cose normali».

Come detto, c’è anche lo sport: canottaggio, atletica, calcio, un video sulla pratica dello yoga, quello di un convegno su disabili e sport. La sezione Istruzione propone poi un esperto che introduce il tema Ragazzi e sindrome di Down e un programma di “apprendimento speciale” a San Paolo in Brasile. Infine, la sezione Solo per me è dedicata al caricamento di video autoprodotti.
Insomma, i promotori puntano a far sì che tutto il mondo della disabilità legata alla sindrome di Down si dia appuntamento qui, senza barriere e senza confini geografici. Il sito è tradotto in spagnolo (castigliano e catalano), italiano, portoghese e inglese.

Ma da dove nasce l’idea? Come accennato, Invest for Children è una fondazione italo-spagnola senza scopo di lucro. Come si legge nel sito, la sua missione principale è quella «di aiutare le persone con disabilità intellettiva e specialmente le persone con sindrome di Down, a raggiungere una migliore qualità di vita». «Vogliamo una società che integri la diversità» e lanciano la sfida della Venture Philanthropy. Di che cosa si tratta? «Aiutiamo altre fondazioni ad ottenere risorse ricorrenti e aiutiamo le fondazioni che si dedicano all’integrazione delle persone con disabilità intellettiva».
La Venture Philanthropy, viene spiegato, «è un campo della filantropia nel quale si applicano i modelli del capitale di rischio nel settore delle organizzazioni e delle fondazioni no-profit». In sostanza si usano capitali privati per il pubblico bene.
Ci sono per altro molti modi di esercitare la Venture Philanthropy, e queste sono alcune delle azioni che mette in atto la Fondazione Invest for Children: «Inviamo messaggi di sensibilizzazione sociale per promuovere l’integrazione attraverso libri, dvd e articoli di stampa; aiutiamo altre fondazioni ad ottenere risorse ricorrenti e a raggiungere la notorietà; forniamo sostegno ai progetti di inserimento socio-lavorativo; mettiamo in contatto fondazioni e imprese per promuovere l’integrazione; incentiviamo l’istruzione e la formazione come mezzo per raggiungere un futuro degno; incoraggiamo le persone con disabilità intellettiva ad apprendere e a sfruttare dei benefici dello sport».

*Testo pubblicato da «Redattore Sociale», con il titolo di Down tv, in rete la vita dei down, qui ripreso, con lievi adattamenti, per gentile concessione.

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