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Libro Verde del Terzo Settore: il dibattito è avviato

Il portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Andrea OliveroPresentato alla Camera dei Deputati, da parte del Forum Nazionale del Terzo Settore, il documento intitolato Le sfide dell’Italia che investe sul futuro. Libro Verde del Terzo Settore che partendo da alcune evidenti criticità nel nostro Sistema Paese, intende dare un fattivo contributo alla definizione delle nuove e necessarie politiche, non solo in ambito sociale.
L’altro obiettivo che si pone il Libro Verde è quello di giungere, attraverso il dibattito partecipato da esso scaturito, alla definizione delle nuove strategie del Terzo Settore [se ne legga nel nostro sito anche cliccando qui, N.d.R.].

«Presentiamo questo testo – ha dichiarato Andrea Olivero, portavoce del Forum – in un momento in cui c’è un grande bisogno di riforme che tocchino tutte le grandi questioni sociali; l’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di tornare a discuterne non solo internamente, ma con un dibattito esteso a tutti gli stakeholders [portatori di interesse, N.d.R.] di riferimento».
«Il Terzo Settore italiano è molto cresciuto – ha proseguito Olivero – ed è anche diverso rispetto a realtà simili, o definite in modo simile, presenti negli altri Paesi Europei: noi facciamo politica. Non è quella dei partiti, ma ha comunque un obiettivo di politicità: l’ambizione di costruire una società giusta».

Insieme al Libro Verde, che come detto intende avviare il dibattito sulle grandi questioni del Paese per giungere in tempi brevi a una definizione delle politiche del Terzo Settore, il Forum ha anche avviato un’indagine quantitativa su di esso, a partire dalle proprie realtà aderenti (se ne legga un sunto cliccando qui).
«La crescita è evidente – secondo Olivero – ed è dovuta proprio all’irrobustimento del Terzo Settore. Ma non tutti – e neppure noi a volte – hanno questa percezione: molti Enti preposti al controllo, infatti, guardano ancora a noi come a un “soggetto che delinque”, tralasciando del tutto quel ruolo di accompagnamento che dovrebbero avere. L’unica struttura a ciò preposta – l’Agenzia per le ONLUS – non è neppure messa in grado di fare fino in fondo il proprio lavoro e in molti casi la Pubblica Amministrazione ci vede ancora come “mero esecutore di politiche da altri individuate”. Per tutti questi motivi il Terzo Settore italiano non vuol discutere solo di regole che lo riguardano, ma inserirsi a pieno titolo nel dibattito per le grandi riforme, a partire da quella del Libro I del Codice Civile».

«Il lavoro che abbiamo avviato – ha concluso il portavoce del Forum – durerà circa un anno, al termine del quale vogliamo giungere a una sintesi alta: un Libro Bianco del Terzo Settore».
Tutti gli intervenuti alla presentazione – tra gli altri Leonardo Becchetti, Giuseppe Cotturri, Giacomo Bazzoni, Luigi Bobba, Cecilia Carmassi, Emma Cavallaro, Pietro Cerrito, Stefano Daneri, Carlo Fiordaliso, Marina Gerini, Marco Granelli, Gianfranco Marocchi, Antonio Miglio, Massimo Palombi, Edoardo Patriarca e Alberto Valentini – hanno convenuto sulla bontà e l’importanza del lavoro svolto dal Forum e del percorso avviato, che certamente vedrà l’avvio di nuove alleanze e il rinsaldarsi di quelle esistenti. «E del resto le alleanze – ha sottolineato Olivero – sono strategiche e parte integrante del nostro agire politico». (P.S.)

Le sfide dell’Italia che investe sul futuro. Libro Verde del Terzo Settore (disponibile cliccando qui) è aperto alla discussione pubblica per un periodo di alcuni mesi.
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione del Forum Nazionale del Terzo Settore, tel. 06 68892460, stampa@forumterzosettore.it.
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