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Trasversalità ovvero semplicemente «una città per tutti»

Sono numerose le donne autiste dei mezzi GTT (Gruppo Torinese Trasporti) «Sia come Direzione, attraverso l’amministratore delegato Tommaso Panero, sia con i propri professionisti e tecnici, oltre che con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e un Numero Verde (800 019152), è da molto tempo – ci scrive da Torino Fulvia Manfrino del Gruppo di Lavoro Trasversale “Una Città per Tutti” – che il GTT (Gruppo Torinese Trasporti) rende un ampio servizio all’utenza e in particolare a tutti coloro che hanno difficoltà legate alla disabilità. Ad esempio, quando si presenta un problema tecnico come quello delle pulsantiere non funzionanti, viene garantita l’assistenza mediante il citato Numero Verde gratuito o attraverso segnalazioni e-mail o sms, da parte di ogni cittadino, che potrà avere risposte pronte e successive conferme scritte dall’azienda».
«Si tratta di una disponibilità – continua Manfrino – ben esemplificata dal fatto che uno sparuto gruppo di semplici cittadini ha potuto entrare in collaborazione diretta con GTT al fine di monitorare le pensiline più “critiche”, pensando sì alle consistenti barriere che creano disagio alle persone con disabilità motoria o sensoriale, ma anche alla stessa sicurezza di tutti. E così sono stati i cittadini a presentare il prototipo di tre modelli di pensiline da adottare per le diverse situazioni di collocazione nella città, descrivendo gli interventi opportuni per garantire le fermate utilizzabili dalle persone con disabilità».

Sono notizie molto positive, che ci piace oltretutto raccogliere da un Gruppo – “Una Città per Tutti” – di cui apprezziamo particolarmente la filosofia che ne muove le iniziative, vale a dire il concetto di trasversalità. «Il principio della trasversalità – spiega la stessa Fulvio Manfrino – è un’idea che nel tempo questi cittadini – ancora pochissimi, a dire il vero – continuano a sostenere, dove una pensilina – ma il discorso può valere naturalmente per tante altre tematiche e problemi – deve dotarsi di accorgimenti tali a garantirne l’accessibilità, la fruibilità e l’abitabilità momentanea in sicurezza per qualsiasi persona normodota o con disabilità diverse: insomma “una pensilina per tutti”!».
«E in tal senso – conclude la componente di “Una Città per Tutti” – sono gli stessi cittadini che utilizzano i mezzi pubblici tutti i giorni, per impegni di volontariato e/o di lavoro, a poter diventare, anche con le proprie disabilità, gli “attori principali” di un servizio di trasporto pubblico sempre più efficiente, mettendo in gioco il loro spiccato senso civico, nei confronti di un’azienda molto disponibile al dialogo con tutti». (S.B.)

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