Non è buona la salute dell’integrazione scolastica

Se ne parlerà il 10 giugno a Roma, nel corso di una conferenza stampa organizzata dal CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazione delle Persone con Sindrome di Down), che fa seguito a una lettera-appello inviata nel maggio scorso da parte di tutte le principali associazioni al Ministero dell’Istruzione, ove si chiedevano interventi urgenti in numerosi settori. L’occasione sarà propizia anche per presentare i dati raccolti nel corso di una recente indagine conoscitiva, a dimostrazione delle condizioni sempre peggiori in cui gli alunni con disabilità sono costretti a esercitare il loro diritto allo studio

Bimbo alla lavagna con espressione corrucciataSaranno Sergio Silvestre, coordinatore nazionale di CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), Paola Gherardini, che sempre in CoorDown è responsabile del Gruppo Scuola e Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), oltreché responsabile per la stessa dell’Osservatorio Integrazione Scolastica, a condurre giovedì 10 giugno a Roma (SPES, Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio, Via Liberiana, 17, ore 11,30) una conferenza stampa promossa per denunciare lo stato di criticità dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nel nostro Paese.

L’occasione sarà propizia – in vista della conclusione del presente anno scolastico e a pochi mesi da un anno 2010-2011 le cui prospettive si presentano ancora quanto mai incerte – per discutere una serie di questioni per le quali vengono ritenuti necessari interventi immediati, dal sovraffollamento delle classi in cui sono inseriti alunni con disabilità alla definizione di un tetto massimo degli stessi all’interno delle classi, dall’assegnazione di ore di sostegno didattico sulla base delle “effettive esigenze del singolo alunno” alla necessità di assicurare la continuità educativo-didattica sia dei docenti per il sostegno che di quelli curricolari, dalla formazione sulle tematiche dell’inclusione scolastica – che dovrebbe essere resa “obbligatoria” per i docenti e i dirigenti scolastici in servizio – fino alla definizione di indicatori di qualità dell’inclusione scolastica, la cui mancanza nuoce a un proficuo apprendimento da parte di tutti gli alunni, disabili e non.
Si tratta del resto di temi che, insieme ad altri, erano tutti presenti in una lettera-appello inviata nel maggio scorso al ministro dell’Istruzione Gelmini, al presidente del Consiglio Berlusconi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta, da parte di tutte le principali associazioni di persone con disabilità (tra le quali quelle aderenti alle Federazioni FISH e FAND), lettera che ancora non ha ricevuto risposta alcuna.

Nel corso della conferenza stampa del 10 giugno verranno anche presentati i dati raccolti da CoorDown nel corso di una recente indagine conoscitiva, a dimostrazione delle condizioni sempre peggiori in cui gli alunni con disabilità sono costretti a esercitare il loro diritto allo studio. (S.B.)

Il testo della lettera-appello inviata dalle associazioni, di cui si parla nel presente testo, è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa CoorDown (Federico De Cesare Viola), ufficiostampa@coordown.it.
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