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Tutta la società deve prendere le distanze da quei maltrattamenti

Primo piano di viso di bimba sulle ginocchia«L’ANFFAS Veneto (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), nell’apprendere con grande amarezza dai mass-media locali e nazionali dei gravi episodi di maltrattamento su bambini con disabilità a Treviso, condanna questi fatti con dolore e indignazione e manifesta solidarietà nei confronti dei bambini vittime di tali gravi azioni. Il ripetersi di atti di violenza nei confronti di minori, tanto più se disabili, deve indurre a un fermo richiamo da parte delle Istituzioni. La società intera, inoltre, non può esimersi dall’interrogarsi prendendo apertamente le distanze da quanto accaduto».
È l’inizio di una nota firmata da Maddalena Borigo, presidente dell’ANFFAS Veneto, Roberto Pizzolato presidente dell’ANFFAS di Treviso, Massimo Fenzi e Lilia Manganaro, consiglieri nazionali ANFFAS (Treviso e Padova), in riferimento al fatto di cronaca reso noto qualche giorno fa dagli organi d’informazione, che ha visto due operatrici del Centro La Nostra Famiglia di Treviso, denunciate per ripetuti maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini con disabilità, ciò che sarebbe stato documentato dalle telecamere presenti nella struttura.

«Il nostro pensiero – continua il comunicato dell’ANFFAS Veneto – va alle famiglie che, in una società come la nostra, complessa e difficile, vivono il loro costante impegno quotidiano per sostenere e accompagnare i loro figli e si trovano ora ad affrontare sofferenze e disagi ulteriori causati da episodi discriminanti e violenti. La disabilità è e rimane un problema sociale e non privato. Per questo ribadiamo quanto da sempre l’ANFFAS chiede alle Istituzioni, ovvero che le risposte ai bisogni e ai desideri per una vita di qualità, con pari opportunità, debbano essere interpretate e attuate nel pieno rispetto della Costituzione e della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».

«La presa in carico della persona con disabilità e della sua famiglia – concludono i rappresentanti dell’ANFFAS – deve garantire una progettualità e un insieme di servizi e supporti che tengano conto delle singole situazioni, accompagnando entrambe nelle varie fasi dell’esistenza. Queste sono le uniche soluzioni per sostenere la famiglia, cellula fondamentale della società, perno e garanzia di una vita serena e positiva per tutte le persone con disabilità, non autosufficienti o con variegati disagi e fragilità». (S.B.)

ANFFAS Veneto, tel. 049 890118, sede@anffaspadova.it.
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