Un fior fiore di iniziativa

Sorprendenti i risultati ottenuti da Summer Art School, proposta estiva dell’Associazione La Nostra Famiglia – IRCCS “E. Medea” di Bosisio Parini (Lecco), sorta di “full immersion” in attività creative di studio e approfondimento, rivolte a ragazzi con disabilità dai 14 ai 17 anni, inseriti in corsi professionali o nella scuola superiore e bisognosi di sviluppare le proprie capacità espressive e di rafforzare l’autostima e la fiducia. Tra le realizzazioni, una mostra fotografica, alcuni video di qualità, senza dimenticare l’esperienza con Soundbeam, che ha consentito ai giovani di fare musica attraverso il proprio corpo. Sulla scorta di tale successo, gli organizzatori hanno deciso di avviare, durante il prossimo anno, pacchetti formativi su musica, fotografia e cucina, che integrino il percorso scolastico

Il poster della mostra denominata «Fior fiore di fotografie», realizzata a Bosisio Parini (Lecco), nell'ambito di Summer Art SchoolAvevamo presentato, qualche settimana fa, la proposta estiva Summer Art School, iniziativa voluta dall’Associazione La Nostra Famiglia – IRCCS “E. Medea”, presso la propria sede di Bosisio Parini (Lecco), sorta di “full immersion” in attività creative di studio e approfondimento, rivolte a ragazzi con disabilità dai 14 ai 17 anni, inseriti in corsi professionali o nella scuola superiore (se ne legga cliccando qui) e bisognosi di sviluppare le proprie capacità espressive e di rafforzare l’autostima e la fiducia.
Ora dunque che l’esperienza sta per concludersi, si può senz’altro cercare di trarne un primo bilancio e si può dire che i risultati siano stati sorprendenti: infatti, presso il settimo padiglione della struttura lombarda è stata allestita la mostra denominata Fior fiore di fotografie, realizzata dai ragazzi durante il modulo FotoVideoLab e curata dall’Associazione Avisco (Audiovisivo Scolastico) di Brescia, mentre i video prodotti verranno presentati ad importanti rassegne cinematografiche. Per non parlare dell’esperienza con il Soundbeam, realizzata in collaborazione con il CRAMS (Centro Ricerca Arte Musica e Spettacolo) di Lecco, che ha consentito ai giovani di fare musica attraverso il proprio corpo.

«Siamo convinti – afferma Mario Cocchi, responsabile della formazione professionale a Bosisio Parini – che l’arte e l’espressività siano elementi fondamentali per la vita di tutti. In particolar modo i ragazzi con disabilità hanno bisogno di esprimere le loro potenzialità creative, che spesso sono notevoli e fuori dal comune. Ho il timore che i percorsi scolastici tradizionali non siano in grado di intercettare pienamente questo loro bisogno».
Per questo motivo e sulla scorta del successo della Summer Art School, La Nostra Famiglia ha deciso di avviare, durante il prossimo anno, dei pacchetti formativi che rispondano ai bisogni dei ragazzi e che integrino il percorso scolastico con risposte che non siano solo di ambito prestazionale. Si tratta di percorsi monotematici – svolti al di fuori dell’orario scolastico – i cui contenuti verteranno sulla musica, la fotografia e la cucina e che verranno condotti in collaborazione con organizzazioni particolarmente qualificate nel loro campo, come le già citatae Avisco e CRAMS, il tutto in un’ottica di rete, secondo le Linee Guida per l’Integrazione Scolastica degli Alunni con Disabilità emanate il 4 agosto 2009 dal Ministero dell’Istruzione, per favorire «la realizzazione sia delle attività formative sia di ogni altra azione a favore dell’inclusione, al fine di renderla più rispondente alle realtà di contesto e alle esperienze di vita dei soggetti».

«L’integrazione – aggiunge Carla Andreotti, direttore del settore Sviluppo e Formazione della Nostra Famiglia – è la nostra principale preoccupazione, ma essa non può avvenire senza percorsi personalizzati, studiati appositamente per ogni ragazzo. In sostanza è lo stesso principio che ci ha spinto a creare il Passporto, una piattaforma sul web per la certificazione delle competenze degli alunni disabili: come non potevamo basare la certificazione delle competenze – ovvero una descrizione di ciò che sanno o non sanno fare i giovani nelle diverse discipline – su un modello clinico, fondato solo sulla valutazione della malattia, così non possiamo lasciare che la loro formazione sia esclusivamente fondata sui percorsi scolastici tradizionali. Troppi ragazzi, infatti, e non solo quelli con disabilità più grave, rischierebbero di essere esclusi da una giusta integrazione, che spetta loro di diritto». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Associazione La Nostra Famiglia – IRCCS “E. Medea”, tel. 031 877384, ufficio.stampa@bp.lnf.it.
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